Al-Ambik

Tre amici si ritrovano dopo anni di lontananza causata dalla pandemia e mentre conversano amabilmente, affrontano con mano leggera e quasi divertita, temi che da sempre gli uomini si pongono.

Il testo inizia parlando degli organismi viventi e dell'essere umano in particolare: delle emozioni, dei pensieri, delle convinzioni, dell'Io o, meglio, delle diverse individualità che in ogni essere umano si contendono la scena.

L'osservazione delle similitudini tra alcuni aspetti del culto religioso moderno e personaggi della mitologia classica: Dioniso, il Minotauro, Arianna e Teseo, diventa il pretesto per cercare di cogliere le suggestioni che questi miti forniscono ai ricercatori di quella parte della conoscenza che alcuni hanno chiamato la scienza divina dell'uomo.

Un tema, che trapela tra le righe del testo e che viene affrontato direttamente nell'ultima parte del testo, è quello della coscienza umana. L'autore propone qui un paradigma nuovo per indagare questo tema che finora ha eluso le menti più acute nel campo delle scienze moderne. Si tratta di una prima proposta, o di una sfida, che merita di essere affrontata e sviluppata.

La natura della coscienza e la ricerca dell'immortalità, sono i fili che si intrecciano nell'indagine presentata in queste pagine.