Allontanarsi dalla linea gialla

Due mondi invisibili, quello di una homeless che ha perso la memoria a causa di un
recente trauma e quello di un ragazzino afgano, Ramal, arrivato da solo in Italia
come molti suoi connazionali. Vivono entrambi alla Stazione Ostiense di Roma e
qui si incrociano i loro destini.
La donna è alla ricerca del suo passato, di cui lentamente recupera frammenti di
ricordi; il ragazzo è alla ricerca di un futuro, che non c'era più nel suo paese.
La homeless non ricorda neanche il proprio nome, (sarà il ragazzo a dargliene uno:
Rosa), passa il tempo su una panchina che ormai è diventata la sua casa e
immagina le storie dei tanti che ad ogni ora salgono e scendono dal treno.
La sua presenza viene notata da Aurelio, un ferroviere in pensione, vedovo, che
superando le apparenze, trova in Rosa una persona attenta e sensibile su cui
scaricare la sua voglia di parlare, di ricordare e sentirsi meno solo.
Intanto tra Rosa e Ramal nasce una vera amicizia, consolidata dalla voglia del
ragazzo di studiare l'italiano e dal desiderio della donna di lasciarsi
piacevolmente travolgere dalla sua vivacità e dalla sua grande voglia di imparare.