Aporia

La battaglia di Canne è forse uno degli eventi della storia fra i più famosi, allo stesso modo è anche uno fra i più controversi, dibattuti e discussi. Questa battaglia, per una serie di complesse implicazioni di ordine topografico e cronologico nonché di strategia e tattica militare, ha da sempre appassionato molti studiosi, dando vita a una copiosa letteratura, dalla quale sono emerse incertezze e contraddizioni che hanno alimentato pareri contrastanti e persino dispute in merito all'esatta interpretazione delle fonti. Ciononostante, quello che accadde quel giorno è giunto fino ad oggi, mantenendo intatte le ombre che l'hanno avvolto sin dall'inizio. Aporia è un libro che pone in evidenza queste contraddizioni, riportando e analizzando quelle che sono le maggiori fonti letterarie che hanno trattato l'argomento, le "Storie" di Polibio e "Ab Urbe condita" di Tito Livio, ma non si limita solo a questo. L'autore, attraverso un percorso pragmatico-filosofico propone una ricostruzione alternativa dei fatti in grado di annullare le incertezze iniziali e giungere ad una soluzione ragionevole. Aporia è quindi un'attività di investigazione storica, in cui l'autore, ponendosi in una posizione d'ignoranza, man mano acquisisce le informazioni di coloro che sono invece in una posizione di conoscenza, per poi analizzarle, elaborarle e formulare una tesi alternativa. Ciò che conclude il percorso è invece la parte più sorprendente poiché quello che era vero diventa falso e il falso diventa verità, ponendo il lettore di fronte al filosofico problema di definire il concetto di verità e il dubbio se riscrivere o meno questa pagina di storia.