Baci minuti sui miei secondi

Se sei sul punto di iniziare a leggermi ti prego di tergiversare. Riorganizza la spesa in dispensa o porta fuori il cane a scodinzolare che tanto qui si è scritto d’amore (roba poco seria) perciò farai sempre in tempo a rimediare. A maggior ragione per le poesie nascoste dentro queste pagine, leggere come cereali annegati in una tazza di latte vegetale. Le prose sono invece sfuggite al vincolo dei versi a notte fonda, poiché’ l’odore del tuo shampoo sul cuscino non accettava compromessi stilistici. Mi sono adoperato nello studiare per poi trasporre gli usi e i costumi tradizionali di voi donne (specialmente se azzurrini trasparsi da un pareo di lino) in 92 racconti, abitanti questo libro. Ho storiato del traffico sulla Pontina al ritorno dai concerti, dell’estate con i tuoi capelli biondissimi, del Capodanno 2015 e di molto altro ancora. Vorrei inoltre spogliarti da ogni possibile interrogativo sulla copertina, provando a sviscerare io personalmente il significato del titolo. I baci minuti a cui faccio riferimento sono quelli che mi conservi la sera tardi dopo aver staccato da lavoro, mentre di spalle sei intenta nello struccarti, profumando il bagno di crema viso al cocco, con un elastico azzurro a domarti i lunghi capelli scuri. Sono quelli che non si aspettano il mio sgattaiolarti dietro furtivamente, quelli che accondiscendono i baci miei secondi, perdenti sul tempo contro i tuoi riflessi ormai abituati ad abbracci sottovoce che per orgoglio e gioco lasci ti cingano solo per metà.