Cammini d’Italia

Molto è cambiato dall'avvento del Covid-19, con annessa crisi sanitaria ed economica, ad oggi. In questi anni si è assistito ad una rivoluzione del mondo e delle attività antropiche sempre più impegnate nel rispetto dei principi di sostenibilità e votate a preservare lo status quo degli ecosistemi.

Lo studio condotto dal Professor Giacomo Cavuta e dal dottorando Matteo Di Giovanni, concernente il settore turistico e la riqualificazione territoriale, ha portato all'analisi del Turismo Lento ed Esperienziale e dei simboli per eccellenza di questa modalità vacanziera, i "Cammini", la cui valenza nel tempo è stata fortemente ridimensionata dall'evoluzione e dall'efficientamento dei mezzi di trasporto. Ad oggi, non si tratta di semplici vie che collegano località solitamente periferiche, poiché individuati come temporanea ma utile soluzione per sopperire all'iniziale arresto degli spostamenti tra Paesi nel periodo pandemico. Di fatti, essi erano e sono una soluzione tanto semplice quanto innovativa per soddisfare la voglia di viaggiare, favorendo la riscoperta delle peculiarità del territorio.

L'elaborato ha il fine di presentare e promuovere i "Cammini d'Italia", analizzandone gli aspetti geografici, storico-culturali e statistici con presentazione e commento dei dati ufficiali, da cui è possibile valutare lo strategico ruolo ricoperto nella fase di crisi pandemica.

I temi trattati presentano anche un legame con i "17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile" perseguiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.), tramite "l'Agenda 2030".