CARRELLO
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di Pasquale Cacchio (Autore)
Castelluccio Valmaggiore (FG) è un comune di 1300 abitanti, sull'alta valle del Celone, alle pendici del monte Cornacchia. Le sue origini, testimoniate dall'anno di costruzione della torre bizantina (1019), risalgono all'XI secolo. Il castelluccese fa parte dei dialetti altomeridionali distribuiti lungo la fascia dei Monti Dauni entro le isoglosse evidenziate da Francesco Avolio. Condivide con i dialetti dell'area centromeridionale l'assimilazione (quanne quando), l'anaptissi (èreve erba), la metafonia (rusce-rosce rosso -a), l'uso sistematico del dimostrativo codesto. Con i dialetti dell'area altomeridionale condivide l'onnipresente e indistinta (cerase ciliegia), l'esito di pl in c (chiante pianta), la concordanza del participio con l'oggetto (ha cuote nu funge ha raccolto un fungo, ha còte na méle ha raccolto una mela), la posposizione dell'aggettivo e in particolare del possessivo in posizione enclitica (frateme mio fratello, caste casa tua). Il presente lavoro vuole essere un contributo agli studi di dialettologia italiana e alla conservazione del castelluccese.
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