Collage di racconti

Basilio: “Beh! Se vi può essere di consolazione, voi rimarrete giovane per sempre; invecchierà il volto del quadro e non voi, per magia”. Dorian Gray: “ Ma che dite, mi raccontate barzellette, ho 38 anni, sono un uomo e mica scemo…”. Enrico: “ E se fosse vero? Il tempo scorre, passa, e voi non invecchierete mai e se rimarreste giovane in eterno? Scommettiamo?”. Dorian Gray: “Mio Dio, mi sembra di vivere un incubo, questo vuole scommettere sulla mia vita, come se si trattasse di un gioco, e che sfida , ma a che gioco giochiamo, ma è d’ azzardo, secondo me, qui si bara”. E no, anzi già c’ è pure una bara, con la morta, la mia amata Sibilla. Ed io rimarrei giovane in eterno? Ma come?”. Basilio: “ Basta volerlo, così potremo uscire insieme, frequentare il club Arcigay, per esempio, per tanto, tanto tempo: Che ne dite?”. Dorian Gray: “ Ma è la giornata delle proposte indecenti, questa qua. Ma lasciatemi al mio dolore, povera, dolce, bella la mia Sibilla, eroina del palcoscenico. Alla fine è morta, riuscendo a trasformare una brutta tragedia, in un successo teatrale, onoriamone la memoria, oramai stà per scendere, per sempre nella sua tomba”. Enrico: “ Festeggeremo invece, il mancato evento: il matrimonio che fortunatamente non è avvenuto”. Dorian Gray: “Ma che dite? Vorrei capire, dare un senso logico alle vostre aspre e dure parole”. Basilio: “Dovete sapere, che appena le donne si sposano si trasformano, iniziano a trascurarsi e, la faccenda si risolve, il più delle volte, con un assegno in bianco, con un avvocato divorzista ed innanzi al giudice. Ossia con un divorzio, divisione dei beni e via dicendo. Le donne, ragionano a modo loro, non sanno mai quando il sipario è calato, vogliono sempre il sesto atto, tutto per loro. Non appena il dramma è terminato, lo vogliono continuare ad oltranza. Se si facesse a modo loro, ogni commedia finirebbe tragicamente ed ogni commedia si evolverebbe in una farsa. Questo è perlomeno il nostro punto di vista”. Dorian Gray: “Allora, cosa debbo fare? Pensare solo a me stesso?”. Enrico: “Non sprecate lacrime per lei, piangete semmai la vera Giulietta, non la Sibilla che era meno reale del personaggio che interpretava”. Dorian Gray: “Non ditemi così, non mi aiuterete, così facendo, a dimenticarla, o perlomeno fatemela vedere sotto un’ angolazione artistica diversa. Sappiate che amare le persone belle come me, può far sfuggire alle sofferenze della vita. Ma oramai il destino ha preso una brutta piega, le cose che mi ero preposto, non sono andate a buon fine. Non ho altro da aggiungere”.

Carlo se ne è andato improvvisamente e io sono rimasta sola”. Guardo mia suocera rinsecchita dalla dolorosa sorpresa. Mi sforzo di ricordare se abbia mai sorriso, se una brezza leggera le abbia mai scombinato i capelli, se una voglia segreta le abbia mai fatto brillare lo sguardo. Niente. Il suo tempo è un eterno, fermo presente dove paradossalmente solo la morte ha portato un po’ di movimento. Il ricordo di Carlo invece è di un uomo attivo, pronto a realizzare ogni desiderio di Carmela. Marito-Vittima dei suoi umori da depressa e sereno prolungamento del suo IO, ha sempre scatenato nel figlio un meccanismo di sana repulsione. “Non diventerò mai come mio padre”-mi diceva Guido,”non capisco come può reggere questa soffocante simbiosi. Andrò via, ho bisogno di respirare e di difendermi dalla logorante astenia di mia madre. Lucia, ci sposeremo e andremo ad abitare lontano dai miei. Avremo dei bambini e... http://www.youtube.com/watch?v=DcQvy6j003M La cantante che è una delle tante storie è arrivata come cortometraggio al deccimo posto all' Archlight Cinemas di Los Angeles, dove è stato proiettato al pubblico e la versione in cartoon si è classificato al terzo posto a N. Y.