Confessioni di un prigioniero

La memoria / fa a cazzotti / con il dolore / e scappa / quanto più veloce possibile / per non farsi acciuffare / dalla pazzia. / Sto sanguinando / ma non si vede.


Sofferenza, gioia: il filo che le collega è sottilissimo, eppure c'è.

Nella nostra vita si alternano momenti dolorosi e momenti di grande significato, scanditi tutti da un anelito instancabile verso il futuro. Ed è questo che ritroviamo in Confessioni di un prigioniero, una silloge poetica autentica e intensa, i cui versi tendono verso un altrove che ci stuzzica e ci conforta, mentre nel frattempo si proiettano verso di noi, il nostro vissuto e il nostro passato. Come una melodia armonica e riuscitissima, emanano qualcosa di struggente e profondo, si impongono in modo quasi profetico nella nostra esistenza e ci mettono in mano un filo da seguire verso una strada in cui luce e buio combattono, ma a cui Claudio Fiorenzano è riuscito a dare un valore di inestimabile valore.