Crisi dei modelli industriali tradizionali e nuovi processi di sviluppo: il caso dell'area nolana

Il lavoro è una manifestazione essenziale della vita umana, sia individuale che associata. Esso investe molteplici aspetti, antropologici, economici, sociali e culturali. Per questa ragione va tenuto ben presente che la relazione tra individuo e lavoro, e il posto del lavoro nella società, variano nel mondo secondo i diversi contesti culturali. Dal punto di vista economico, il lavoro è visto in primo luogo come una capacità intrinseca dell'uomo, che rientra nel più generale concetto di capitale umano, ossia l'insieme delle capacità umane che possono essere messe a frutto da ciascun individuo. Quindi il lavoro, come manifestazione del capitale umano, è anche una delle risorse economiche fondamentali, vale a dire uno dei mezzi primari che l'uomo ha a disposizione per arrivare a soddisfare i propri bisogni. L’approccio sociologico ai problemi del lavoro e dell’occupazione ha registrato importanti trasformazioni nel corso degli ultimi tre decenni, non solo per effetto dei cambiamenti avvenuti nei sistemi economici e produttivi, ma anche per i profondi mutamenti che sono intervenuti nei paradigmi interpretativi di riferimento. Negli anni ‘70-80 lo sviluppo dell’urbanizzazione che ha investito tutti i centri dell’area Nolana è stato l’effetto della saturazione del capoluogo, che ha fatto registrare aumenti consistenti della popolazione e delle espansioni edilizie sia lungo le infrastrutture principali di collegamento territoriale, sia in modo diffuso in area agricola. Il sistema interportuale di Nola rappresenta il crocevia dei traffici nell'Europa meridionale ed un passaggio fondamentale per la razionalizzazione dei processi di raccolta e distribuzione delle merci. Sono state utilizzate una serie di interviste e somministrati questionari sia a dirigenti aziendali sia a rappresentanti significativi degli enti locali, nonché utilizzato materiale di verifica sul campo elaborato dall’agenzia di sviluppo dell’agro nolano.