CARRELLO
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di Cristina Pennavaja (Autore)
Questo prezioso libro contiene due testi. Il primo è la storia di Marina e Carlo, che si vogliono bene ma sono diversi per indole. Quando lui si ammala vivono ansie. I disagi sembrano superati, però lei s'iscrive a un corso di ballo e s'innamora del bellissimo, giovane Nino… Vi sono poi altre svolte e sorprese. Scorrevole e vivace, divertente e profondo (anche per i vividi personaggi del figlio Andrea e della zia-mamma Clara), il racconto procede musicalmente: una sonata per l'anima. Thriller psicologico, è scritto per tutti: tutti abbiamo sogni, desideri; e il bisogno di pacificarci con noi stessi, il passato, il destino. L'autrice (da 50 anni scrittrice in Germania, Olanda, Italia, docente nella "Casa della scrittura") dà un'autobiografia "filtrata": frutto di esercizio in uno stile che nutre ed emoziona. Il secondo testo è un saggio che, analizzando brani di narrativa (da Kafka a V. Woolf, da Giuseppe Pontiggia a Giovanni Mariotti), insegna a evitare le trappole dell'autobiografia diretta. L'autrice, traduttrice esperta di musica, dà le regole basilari per non cadere in un linguaggio sciatto; mostrando esempi di uno stile semplice e ricco, che produce scritti buoni per ogni tempo. Questo saggio, adatto a chi scrive per diletto, è di grande aiuto per chi aspira a creare un racconto o un romanzo buoni. Chi legge e non scrive impara a tenersi alla larga dai libri brutti.
Ottimo libro, la storia di Carlo e Marina è emozionante e coinvolgente. Il libro è scorrevole e insieme fa pensare, il saggio "L'autobiografia nella narrativa" è utile per leggere meglio, evitare di comprare libri brutti, e naturalmente scrivere testi di buona qualità avvantaggiandosi dell'esperienza
La storia dei due protagonisti, Marina e Carlo è molto a accattivante e coinvolgente per gli elementi interessanti che la caratterizzano: la malattia, le diversità di carattere dei due coniugi, la cura, lo sviluppo delle contraddizioni tra il bisogno e la volontà di restare fedele, la forza dell'innamoramento per il giovane Nino. La scrittura è altrettanto interessante e mai banale o scontata, si avverte da questa non solo la cura del lessico ma anche la profondità d'ispirazione. Anche il saggio sull'autobiografia nella narrativa mi ha svelato segreti per evitare errori di scrittura, ma soprattutto di lettura per evitare di lasciarsi prendere da narrazioni solo accattivanti e inutili.
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