CARRELLO
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Donna: infinità di Musica è la silloge poetica di Arianna Latino partorita dopo il distacco dalla romantica terra di origine, la Sicilia, e la permanenza a Bologna donatrice di leggerezza e nuova linfa vitale. In quest'opera in versi, l'arte poetica di Arianna sperimenta la giovinezza primaverile, il sentimento dell'estate e il ribollire creativo. Sin dal titolo, l'espressione artistica e vitale della femminilità dell'autrice, accompagnata dalla costante presenza di note musicali, ci regala l'essenza di una ragazza divenuta donna in pieno contatto ed empatia con altre anime libere, scorci di immense città e germogli di paesaggi naturali.
In questa seconda raccolta si può notare un'evidente maturazione dell'autore nell'espressione poetica, nella scelta accurata dei termini che evocano metafore e immagini che si affacciano con chiarezza alla mente, permettendoci di entrare nella sua visione del mondo. Ho apprezzato questa raccolta ancora più della prima proprio in virtù di questa maturazione, ma anche per i contenuti che vengono trattati, la figura della donna, la crescita personale, la fine, l'inizio e il "durante" di come viviamo le relazioni, le partenze, gli arrivi, gli affetti e i distacchi da questi. Molto suggestive le poesie che parlano delle città entro cui si muove l'autore per la realizzazione dei suoi studi, di cui riesce ad apprezzare la musica, e l'espressione artistica riportata sulle strade. Tra le poesie che ho amato di più vi sono "Isola con radici nel mare" dedicata a Palermo, la sua città amata da cui fa fatica a distaccarsi; "Un ciondolo a forma di casa" piena di affetto e dedicata evidentemente a una cara amica; "Sentimi vicino" dove si può quasi toccare l'intimità dell'autore con la persona amata o desiderata o semplicemente cara. Una lettura davvero consigliata se si vuole entrare in un mondo fatto di emozioni universali.
Sono forti le emozioni che ho provato leggendo ogni singola poesia di questa silloge, sia per la forte comunicazione degli stati d'animo dell'autrice che grazie alla poesia diventano universali, sia per la bellezza del lessico scelto con estrema cura, che riesce ad evocare immagini e sensazioni meravigliose. Difficile dire quali siano le poesie che maggiormente mi hanno colpito. Posso però affermare con certezza che "angelo del pianoforte" la porterò sempre nel cuore, in quanto essendo io un pianista, mi rivedo in queste parole. Voglio anche sottolineare come l'autrice sia riuscita a farmi vedere la musica da un altro punto di vista, quello più umano. Questi testi poetici parlano del potere salvifico della musica, della sua capacità di portarci verso una crescita interiore, diventando metafora della vita...
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