Eccomi... Trasparenza del mare, trasparenza dell’anima

Un breve commento su “Eccomi..” libro di Salvatore Leto. Il racconto si presta ad una lettura facile, comprensibile segnata da uno stile semplice, scorrevole, chiaro, che narra di un giovane, onesto, garbato, educato , studioso ma tormentato da un dubbio sulla sua nascita che ritiene avvolta da un mistero. E’ un uomo tenace e coltiva il desiderio di risolvere il suo mistero, e inizia quindi la ricerca della verità. Questa ricerca si snoda attraverso diverse fasi magistralmente costruite, che ci lasciano col fiato sospeso, ci stimolano a continuare la lettura e anche noi ci sentiamo coinvolti in questa ricerca, sapientemente ordita. Alla fine il mistero sarà risolto, e questo momento viene manifestato con modalità narrative tali da commuoverci. E Lungo questo chiamiamolo viaggio indagatore l’autore non perde l’occasione per soffermarsi a descrivere relazioni di amicizia tra il protagonista Felice e alcune persone di Palermo che per puro caso ha conosciuto. L’amicizia, e poi l’amore tra Felice e Stella vengono esaltati e messi bene in evidenza e sono di tale intensità da suscitare la nostra meraviglia e il nostro plauso. Il testo contiene brevi ma efficaci riflessioni su temi di attualità come la corruzione, l’omosessualità, l’utero in affitto, il ricatto, l’abuso della magistratura, che fanno da contraltare ai valori positivi del vivere umano. Leggiamo descrizioni di paesaggi, di località turistiche della Palermo, della Cappella palatina , del Cristo Pantocratore: ” Era importante e gratificante sapere che Guy de Maupassant aveva definito la cappella Palatina -la più bella chiesa del mondo, il più sorprendente gioiello religioso sognato dal pensiero umano”.pag 119 Il narratore sa leggere nell’animo, ecco come descrive uno stato d’animo del protagonista.” Cercava di annegare tutte queste domande nel fragore del mare, ma esse ritornavano presenti, galleggianti sulle onde, scorrendo verso un fine di pace e di serenità, perché così mormorava alla sua anima confusa il mormorio consolante della marea” Pag. 123 Il rapporto affettivo tra Lillo Allegra e la sua città nativa viene così descritto:” E il ricordo della sua infanzia serena ritornava vivido alla mente, lo commuoveva dentro, il cuore sentiva l’appartenenza a questa terra, le radici mai recise volevano rivivere e richiamavano, e germogliavano i ricordi di una stagione lontana, pulita.” Pag. 127. Veramente delicata e dolce questa descrizione del cimitero: ”Entrano, un cimitero molto ordinato accoglieva il visitatore, il luogo sacro parlava di rispetto e di meditazione, suscitava un silenzio di pace lontano dalla confusione del mondo, mentre il fruscio live del vento tra le fronde dei cipressi cullava il sonno delle anime serene.” Pag.133. Nella parte del libro dedicata alla ricerca della verità il racconto presenta lo stile poliziesco dei romanzi gialli, e per questa modalità la lettura si fa sempre più avvincente e interessante e stimola in modo progressivo la curiosità del lettore, perché più si va avanti più il mistero aumenta; praticamente questa è la tecnica usata nei thriller. Il racconto non finisce però con la soluzione del problema ma continua sviluppando con più intensità eventi relazionali tra tutti i personaggi , dove predomina il valore dell’amicizia e della ospitalità , valori manifestati ed esaltati in tutto il romanzo. Accanto ad essi trionfa l’amore. Il romanzo ha un lieto fine: tutti raggiungono lo scopo che si sono posti, le lauree, la vincita del concorso di magistrato, l’amore e tutti restano legati da una amicizia forte, serena, leale. Il suo messaggio è questo: se nella vita vanno coltivati sane ed amichevoli relazioni con tutte le persone, si vive bene, sereni, gioiosi, e si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. E posso dire che qui si respira questa aria di amicizia dalla prima pagina fino all’ultima. Palermo 22 ottobre 2024 Salvatore Abbruscato

Ancora una volta in questo quarto libro "Eccomi, trasparenza del mare, trasparenza dell'anima" la penna di Salvatore Leto scorre veloce nel penetrare negli animi dei personaggi con una leggerezza che era già presente nel suo precedente romanzo "mentre camminavo ..... una tenerezza improvvisa". Al di là della storia, filo conduttore del romanzo è la descrizione dei personaggi e delle situazioni d'animo in cui si trovano che spingono il lettore a riflettere sulle proprie convinzioni e sui facili giudizi che molte volte vengono frettolosamente espressi. I personaggi, anche se in modo e con motivazioni diverse, alla fine trovano una maturazione che li spinge a risolvere e superare le problematiche vissute. Mi auguro che nuovi libri di Salvatore Leto mi siano occasione di ulteriori riflessioni. Saverio Palumbo Palermo 03/01/25