FANTASIA V. INTRODUZIONE e TOCCATA, TOCCATA TETRATON per Organo (R.O.8)

Queste composizioni sorprendentemente manifestano uno stile che differisce molto da quello
che è abitudinariamente praticato dal compositore.
Difatti gli studi per pianoforte e il volume contenente le 16 composizioni per organo,
pubblicati ambedue da "Armelin Padova", adottano un linguaggio musicale alquanto legato alla
"Tradizione" ('700 -'800).
I tre lavori qui contenuti, scritti attorno il primo decennio degli anni 2000, praticano
invece un andamento prevalentemente dissonante, rivolto però anch'esso in qualche
maniera al passato; andamento esatonico (Toccata Tetraton) e moderatamente dissonante
(le altre due composizioni) autori di riferimento (Louis Vierne e Maurice Duruflè).
Vi sono anche delle influenze di procedimenti musicali introiettati durante il periodo
terminale degli studi di Marchioretto col proprio Maestro Rino Rizzato al Conservatorio di
Padova.
In ogni caso lo stile compositivo di Marchioretto non ha una progressione di evoluzione
storica, difatti in questa pubblicazione la Fantasia V, pur essendo stata scritta dopo, adotta
un linguaggio musicale meno evoluto della IV, la quale risulta essere il componimento in
assoluto più avanzato dell'autore e prevalentemente, come scrive Giovanni Tosatto, nella
prefazione della sonata per pianoforte n. 10 di Marchioretto.