Figli del sottovento

Quante cose non sappiamo noi, in questo bel libro troviamo documentate situazioni storiche dimenticate o mai spiegate, importantissime e direi attualissime. Ci fa capire meglio alcuni popoli con cui abbiamo inevitabilmente a che fare. Svela le debolezze umane con il peso di una farfalla (citazione voluta). Ricco di descrizioni è nell'orizzonte degli eventi di una sceneggiatura, in più lo trovo molto teatrale. Richiede una certa attenzione se non si vogliono perdere i dettagli, mai casuali. Mi ha spinto ad approfondire, consiglio di leggerlo con wikipedia acceso. Per me è un libro che sfocia nel fantastico più che nella fantascienza, lo consiglio vivamente, buon viaggio a tutti 😉

(PREMESSA: le difficoltà nel poter far pervenire il romanzo in Colombia sono il riferimento alle prime righe per la distanza che separano l'autrice dal recensionista) Rido dalla gioia perché sono riuscito dopo 50anni di martirio che abbiamo avuto insieme a terminare il mio romanzo! Sei stata solamente la mia fantastica di sempre, la mia strega, la mia WILMA, tutto quello che vuoi! Sei stata una scienziata, una chimica, una fisica, una farmacista e soprattutto anche (e qui è l'unica cosa che devo commentare, sia stata la mia "Coco Chanel".) Il Romanzo è meraviglioso, hai descritto tutto il tuo pensiero facendo di me un essere catturato da te e questo libro che lo dovrebbero leggere tutti Rosanna perché è molto istruttivo; non solo! Sei anche una geografa e una antropologa come me; hai parlato delle descrizioni antropologiche, delle uova, di tante cose dei Balcani ecc.; hai spaziato in tutti i campi; sei tremendamente tremenda a parte che bellissima nel tuo cuore: sono felice ed emozionato! Sei stata meravigliosa, non solo! La scorrevolezza del tuo scrivere è stupenda: cattura! A me ha catturato perché una riga tira l'altra, un capitolo tira l'altro e non puoi fermarti; non solo! L'ho dovuto rileggere e lo rileggo sempre. I primi due, tre capitoli sono preferiti soprattutto quel pezzo di poesia che tu hai descritto alla stazione del treno quando i cappelli con quell'aria e quel vento freddo volavano e volava così la mente... Sei stata una poetessa assolutamente; quel pezzo che hai descritto lo rileggo sempre perché ce l'ho nell'anima anche se lo so a memoria. Per fato non per destino, ma di un core grande il lettore godrà di intensi momenti di gioia poetica e descrizioni storico scientifiche allo sesso tempo. Mi sembra logico asserire la pienezza della riuscita nel trasmettere il proprio istinto e pensiero da parte della mia grande amica di sempre Rosanna.