Garibaldi il primo fascista

Quest'opera si lancia in un'analisi provocatoria e controcorrente, decostruendo il mito dell'Eroe dei Due Mondi per svelare una verità scomoda: l'ideologia e le azioni di Giuseppe Garibaldi contengono in nuce tutti gli elementi che definiranno il Fascismo. L'autore, Marcello Caroti, non scrive una semplice biografia, ma traccia un filo rosso che lega il culto della personalità, l'idea di una dittatura necessaria, l'amore per la guerra e un nazionalismo esasperato dalle avventure in Sud America fino alla conquista del Regno delle Due Sicilie.
Attraverso un'attenta rilettura delle fonti storiche, incluse le stesse Memorie di Garibaldi, il libro esplora le radici profonde del nazional-socialismo nel cuore del Risorgimento. Si analizzano i rapporti con la monarchia e con Mazzini, i legami con la mafia, e si svela come il pensiero di Garibaldi abbia anticipato la sintesi tra nazionalismo e istanze socialiste che sarà la colonna portante dei regimi totalitari del Novecento.
Un'interpretazione audace e documentata, destinata a chi non si accontenta delle versioni ufficiali e vuole comprendere le complesse e spesso oscure origini della storia italiana moderna.
Un viaggio affascinante e inquietante che costringe il lettore a porsi una domanda fondamentale: quanto del nostro passato influenza ancora il nostro presente?