CARRELLO
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Lo scopo di questo scritto è dimostrare che il sistema giapponese, applicato alla vita quotidiana ed alle relazioni umane, genera una realtà tragicomica, inimmaginabile per chiunque, popolazione locale inclusa. Lo stile di vita nipponico rappresenta una ideale ricetta della infelicità, per le persone che nascono, crescono, studiano, lavorano e vivono al suo interno.
Erano felici quando erano in pochi abitanti e poveri come al tempo dei samurai? Catalano direbbe: Meglio essere ricchi e sani che poveri e malati. Mandi, Renzo Riva [b]C.I.R.N. F-VG[/b] – Comitato Italiano Rilancio Nucleare e [b]P.L.I. F-VG[/b] – Energia e Ambiente [email protected] [url]http://renzoslabar.blogspot.com/[/url] Skype: renzoriva1949 +39.349.3464656
Gentilissimo Renzo Riva, al tempo dei samurai c'e` stato un periodo in cui, in Giappone, le zanzare erano state dichiarate "intoccabili". Chiunque si fosse azzardato ad ammazzare una zanzara che lo aveva appena punto e fosse stato visto da un samurai, avrebbe avuto la testa tagliata, sul posto. Senza processo e (soprattutto) senza appello. In generale, oggi, il concetto di felicita` in terra nipponica tanto piu` e` sbandierato dalle autorita` e dai media locali, tanto meno e` esistente nel cuore delle persone. Un po' come il concetto di "nucleare sicuro". Tanto piu` viene proclamato e sponsorizzato dalla ricchissima Lobby Nucleare, tanto meno esiste nella realta` quotidiana della gente. Mandi Lio Giallini
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