Gioco d'azzardo

Questo libro che non avrei mai voluto scrivere, e più avanti capirete il perché, ha l'obiettivo di responsabilizzare i saccenti della carta stampata e le nostre Istituzioni di governo su quel che resta ormai di questo Paese Italia, e di informare Voi care lettrici e lettori, sui rischi e sulla miseria più nera che i giochi d'azzardo rappresentano per tutti coloro che, attratti da questo vizio malsano e incalzati dall'invitante pubblicità ingannevole, sperano di imbattersi nel classico colpo di fortuna per accarezzare quella vincita illusoria e risolvere così i tanti problemi esistenziali che li affliggono.
Chi egoisticamente e con finalità mirate ha abusato, e continua ad abusare, della buona fede e, nei casi più frequenti, della fragilità dei ceti più vulnerabili, è lo Stato italiano, che tramite l'Amministrazione dei Monopoli di Stato – autorizzati dall'allora nostro super Ministro dell'Economia e delle Finanze, on. Tremonti prof. Giulio, costantemente a caccia di denaro per equilibrare i bilanci dello Stato – non ha esitato a mettere in atto un piano diabolico inventandosi la nota e fantasiosa finanza creativa.