Giorni d'estate

Era un mercoledì pomeriggio di metà giugno. Andrea, trentadue anni, causa poco lavoro nella ditta dove lavora, era in ferie le ultime due settimane di quel mese.Quel pomeriggio, non sapendo come passare il tempo, decide di andare fare una passeggiata per le strade di campagna vicino a casa sua. S'incammina per la solita stradina, che fa spesso, in mezzo ai campi di mais: il suo percorso preferito. Durante la sua solitaria camminata, incontra due persone, di età avanzata, che lui conosce molto bene, incontrati altre volte in quella zona. Come lo vedono si appiccicano a lui e, non lo mollano un attimo. I due guastafeste, parlano solo delle loro magagne, tentando, in tutti i modi, di coinvolgerlo nei loro insensati discorsi. Dopo un po' di strada, incrociano una vecchia stracciona. Andrea, notò che la vecchia camminava con molta difficoltà, quasi stesse per cadere a terra da un momento all'altro. Quella persona lo rattristo parecchio. Quando ormai stava per scoppiare, colpa di quei due e dei loro discorsi, decide, senza tante scuse, di ritornarsene a casa, dando fine alla sua sofferta passeggiata. Strada facendo per tornarsene a casa, nota, al limitare delle coltivazioni, un voluminoso sacco d'immondizia all'interno del fossato per l'irrigazione. Guardando con più attenzione vede che è la povera donna, appena incontrata, caduta nel fondo del fossato, svenuta. Fa di tutto per soccorrerla e rianimarla. Rianimata, e fatta uscire da quel fossato, le propone d'andare a casa sua, che non è tanto lontana. Lei accetta. Partono a piedi andando in direzione della casa di Andrea. Una volta là, pensava cosa avrebbe potuto fare per darle i primi aiuti. Sicuramente qualcosa da bere e mangiare. Con i suoi in Australia, in ferie da parenti, ha la casa tutta per se e, così, non deve rendere conto a nessuno, le chiede se vorrebbe restare a cena e, se volesse, farsi anche una doccia. Lei, accetta. All'uscita della doccia scopre che è tutta un'altra persona: altro che una stracciona, anzi... Elena, man mano che prende confidenza con Andrea, racconta tutta la sua storia, tutt'altro che semplice: cacciata di casa, un aborto, non riesce trovare un lavoro se non per brevi periodi. Quando ormai, le aveva provate tutte, decide di non lottare più e molla tutto: da quel momento diventa una barbona. Vive di elemosine; dorme dove capita. Tra i senza tetto, conosce una donna, più vecchia di lei, che la aiuta ad accettare la sua nuova realtà, anche se Elena non perde mai la speranza di trovarsi un lavoro stabile, e farsi una famiglia. Andrea, sentendo i suoi racconti, è sempre più disposto di far qualcosa di concreto per aiutarla. Tra loro due, quasi instantemente, nasce un amore sincero; un'intesa come si fossero sempre frequentati. Andrea, fin da subito, fa di tutto per darle, almeno un po' di felicità. La fa dormire e mangiare a casa sua; la veste con alcuni dei suoi capi e di sua mamma; la porta a cena fuori. Tutto sembrava non finisse mai, finché, dopo appena tre giorni, che Elena stava in casa sua, ricevette una telefonata dalla mamma che, con il papà, sarebbero ritornati, anzitempo, dall'Australia. A quel punto tutto cambia, tutto precipita. Il sogno che Andrea stava sperando non finisse mai, finisce in modo repentino, com'era cominciato.Elena, a quel punto decide di andarsene: ritornare da dov'era venuta.Andrea non sa che fare per trattenerla. Le prova tutte, senza riuscirci.La mattina successiva, dopo quella telefonata, Elena prese le sue poche cose, se ne va, lasciando Andrea nella totale disperazione.Andrea non molla e, assieme a un suo amico, va nel capoluogo di provincia, dove lei, stando ai suoi racconti, dovrebbe aver bazzicato da quelle parti, con la speranza, e convinzione, di trovarla là ma, senza nulla di fatto.Dopo pochi giorni, perse tutte le sp