Girandole

Le liriche di “Girandole” non sono disposte in un ordine lineare e predefinito, ma in una miscellanea che spetta al lettore riordinare, seguendo il poeta nel suo alterno percorso, in un volo libero che lo condurrà dalla sommità alle pieghe più recondite del suo cuore, per ritrovarne il filo conduttore.
L’immagine del perenne ciclo della natura è incarnata nei suoi elementi che costituiscono, allo stesso tempo, lo sfondo e lo spunto di una riflessione che in essi trova rappresentazione compiuta.
E’ un paesaggio autunnale dai contorni svaporati dai fumi, denso di nubi che offuscano il sole e ombre che si allungano, su cui incombono le lusinghe della notte.

Tratto dalla prefazione di Carmelita Coglitore