CARRELLO
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Un Romanzo strutturato ad episodi il mio, apparentemente legati da uno sfondo narrativo di erotismo ma, in realtà collegati da atmosfere ambientali che riconduco al sapore di tempi passati carichi di tanti aspetti della nostra quotidianità.
Tanti racconti di sesso giovanile nel nuovo libro di Nerino Cassetta. Gli amori di Alfredo punta molto su un linguaggio crudo senza alcun filtro e sottolinea gli ardori di un ragazzo che ha tutta l'intenzione di scoprire tutti i segreti dell'erotismo, vagabondando senza alcuna paura di fiore in fiore. Il protagonista Alfredo è ben inquadrato in uno scenario di aperta campagna, nel quale è facile far liberare i propri istinti primordiali. Basti pensare alla fase iniziale del volume, che narra di un gruppo di adolescenti di ambo i generi che si divertono ad assaporare gli organi genitali e ogni sensazione appartenente al sesso opposto. Cassetta non si occupa più di tanto della mera componente stilistica, ma preferisce puntare sulle metafore e sui rafforzamenti dei vari concetti con lo scopo di farli comprendere ad un vasto pubblico. Il libro va avanti più o meno sempre su questo filone, narrando i desideri sessuali delle donne e tutti i pettegolezzi che riguardavano le varie coppie. Tutto avviene tra intrighi e tradimenti di ogni tipo, con l'adulterio che è all'ordine del giorno e una società che punta tutto sulla voglia di possedere l'altro o l'altra. La maggior parte delle vicende avviene in luoghi emblematici come la fattoria o le casette. Al tempo stesso, l'autore offre anche uno spaccato della società in una piccola località del Trentino-Alto Adige. Alcuni paragrafi di Gli amori di Alfredo possono essere considerati davvero emblematici per la descrizione minuziosa di tutti i particolari sessuali. Ad esempio, vengono messi in evidenza i giochi erotici che il protagonista intraprende con diverse ragazze della sua società, come ad esempio Lidia, Fernanda, Adele o Marta. E la situazione continua ad essere piena di argomenti piccanti anche in seguito al trasferimento del ragazzo e della sua famiglia in città, alle porte di Milano. Eppure, in questi rapporti sessuali che regnano sopra ogni altra cosa e nell'esplorazione costante del sesso opposto, Alfredo inizia a crescere e a vivere ogni piccola relazione come se fosse un qualcosa di vero e duraturo, magari augurandosi che la bella ragazza di turno potesse restare con lui per tutta la vita. Il sesso senza alcun coinvolgimento intellettuale viene così impregnato di amore, anche se non mancano l'ansia da prestazione e il desiderio di possedere sempre più donne, con un piacere e una voglia da soddisfare in qualsiasi modo. Tutto ciò avviene anche perché Alfredo non riesce mai a trovare una fidanzata fissa. E la situazione degenera fino a quando il giovane non inizia ad esplorare anche il suo stesso sesso, entrando in forte sintonia con un gruppo di ragazzi omosessuali. Nato a Rovigo il 25 marzo 1947, lo scrittore Nerino Cassetta è vissuto in uno scenario piuttosto simile a quello di Alfredo, con i primi anni vissuti in sostanziale difficoltà a causa di un'alluvione nella zona del Polesine. L'autore si è poi trasferito con la famiglia a Cinisello Balsamo e ha lavorato in un'industria metalmeccanica, prima di essere assunto in uno stabilimento che realizzata bibite di marca Crodino, situato sulle rive del fiume Toce. Ha avuto tre figli prima di divorziare dalla moglie e tornare a vivere dalla madre, fino alla morte di quest'ultima. R.B.
(Quando il Senso dell’Amore diventa Delirio) Non è possibile in Nerino Cassetta distinguere il momento logico-sintattico dal flusso di coscienza, ma comunque dobbiamo attrezzarci nel fare una prefazione. Un'Opera scritta, per costituire lavoro e valore letterario, non deve per forza di cose adeguarsi a certi cliché di "impegno" stabiliti e codificati dalle Intelligenze borghesi, formali e precostituite all'interno degli standard che, come i fatti della attuale congiuntura sociologica, sociale nonché economica dimostrano, poi conducono "non troppo" paradossalmente ad una tangibile decadenza reale dei costumi e della Morale di sostanza. Non è un caso che l'eterna lotta all'ipocrisia degli Imperi, svolta in modo implicitamente colto dal Popolo, nel corso dei secoli abbia da sempre costituito l'ossatura e la spina dorsale di mantenimento fisiologico, metabolico e vitale della razza umana che, se dall'interno delle fasce elitarie conduce ad una perdita di Senso, alla perdita della Ragione e ad ogni forma di Pensiero debole, nelle fasce Artigiane, scalpelline, tecnicamente dotte ed erudite magari solo nel saper accuratamente " cesellare" zolle, propugna invece ed ottiene quella indispensabile omeostasi che ancora ci vede Esistenti anche nel momento cruciale in cui ci si affaccia sull'orlo del baratro. Già nel 1230 con i Carmina Burana, la poliedricità di una produzione goliardica carica dei ben noti inni bacchici, le canzoni d'amore ad alto contenuto erotico e le parodie blasfeme della liturgia, un "moralistico" rifiuto della ricchezza, e la sferzante condanna verso la curia romana, il Popolo dimostra tramite autori differenti, ognuno con un proprio carattere, proprie inclinazioni e probabilmente propria ideologia, che non esiste e non è accettabile, (se vogliamo) con riferimento alla nostra Epoca attuale, un "movimento letterario" compatto ed omogeneo, una qualche ortodossia diretta a sclerotizzare i cervelli riducendoli ad un osso di seppia (per riferirla alla Montale). In questo senso Nerino Cassetta lo vediamo proporsi nelle vesti di uno dei tanti clerici vagantes del Medio Evo, incurante del Sistema, esperto dei propri mezzi, rivoluzionario ante-litteram. Fin qui abbiamo parlato di Popolo, di Borghesia e di Impero, per quest'ultimo non soffermandoci sulla radice ec - clesiale oppure temporale. Nerino Cassetta nel suo lavoro non fa segreto delle sue origini rurali e campestri, che a volte sembrerebbe desiderare addirittura" rupestri". I clerici vagantes del Medio Evo assorbirono molto della cultura contadina e della abitudini legate alla maschera metaforica quasi Etrusca di tipo orgiastico ed eretico. Ed il feeling dei cosiddetti "fraticelli" con i contadini era evidente, ma sopratutto con il loro vino, con le loro mogli e con i quarti di bue nel loro carniere. Nerino Cassetta non è un dotto ma un reduce di questo cromosoma storico. Per quanto invece riguarda i fatti concreti descritti da Nerino Cassetta nel Romanzo, tematiche con le quali spesso fa affrontare al proprio personaggio Alfredo la questione del sesso tra minori, ovvero accenna ad arci note situazioni di prostituzione minorile (abbondantemente oggi illustrate durante servizi televisivi), dobbiamo dire di non aver avuto remore giuridiche nel pubblicare codesto lavoro che, a parte ogni demagogia moralistica e come si direbbe in blandissimi termini da manualistica pedagogica o psicologica, altro non viene fatto che narrare anche di minori che viaggiano alla scoperta del proprio corpo e della sfera emotiva e psicosessuale, in questa nostra era dove nessuno, nemmeno i mass-media che fanno servizi giornalistici in fasce orarie non protette, parlano senza inibizione alcuna del grande abbassamento dell’età in cui i ragazzi cominciano a fare sesso. Francesco Filipponi
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