CARRELLO
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…Un anno durante il quale, nelle mie passeggiate solitarie per i sentieri di campagna, ho osservato e contemplato, con un gran senso di pace e di meraviglia, la vita di esseri vegetali e animali anche minuscoli, cogliendo le interconnessioni e le corrispondenze esistenti non solo tra di loro, ma tra di loro e Tutti Noi, abitanti di questa meravigliosa "casa" di terra, di acqua, di aria e di fuoco, in perenne trasformazione…...un commento poetico al calendario dei giorni e alla loro varialbilità...
Ricami d’oriente E’ da tempo che cerco di scrivere poesie, con risultati che a volte mi soddisfano, ma che più spesso non mi appagano. Comunque sono cocciuto e continuo imperterrito, anche perché mi diverto. Ho provato diverse tipologie di componimenti poetici, ma non mi sono mai cimentato con l’haiku. Al di là della forma canonica di tre versi di complessive diciassette more (che noi chiamiamo sillabe) ha lo schema 5/7/5. Però l’haiku non si differenzia solo per la metrica, ma anche perché rappresenta l’estrema sintesi di un pensiero, senza la necessità di un titolo, però con la presenza di un riferimento a una delle stagioni dell’anno. In questo senso il tema svolto, o meglio la riflessione, finisce per avere come oggetto la natura. Forse mi sbaglio, ma l’impressione che ne ho ritratto è che si tratti di versi dolci, gentili, ornamentali, ma anche con contenuto, una specie di ricami, meglio ancora di ricami d’oriente. Premetto che non mi azzarderò a cimentarmi con gli haiku, ma ho voluto vedere un po’ più chiaro dopo aver letto un libriccino di un’amica, i cui haiku mi sono risultati in buona parte gradevoli. Per quanto abituato a scrivere recensioni anche di libri di poesia, questa volta me ne guardo, preferendo eventualmente dimostrare i motivi del mio gradimento. Sarebbe da dire che, più che note critiche, intendo esporre delle sensazioni, come per esempio per questo: Slancio vitale / il cappero sul muro / a tutto sole. (L’impressione è che si ponga il risalto la voglia di vivere del cappero nonostante le difficoltà di un terreno non proprio ospitale). Altro esempio è Rosa canina / intenerisce maggio / acute spine. (In questo caso è evidente una specie di ossimoro fra un maggio tenero e le spine che feriscono). Non intendo però tediare oltre, anche perché, essendo profano in materia, correrei il rischio di deragliare. Però voglio chiudere con un ultimo haiku: Furiosa l’acqua / gorgoglia tra le pietre /Cerca la valle. (Caratteristico è il dinamismo del fluido che piomba dall’alto dei monti per arrivare nella valle, cioè al piano). Da che libro sono stati tratti questi haiku? Da HAIKU per un anno. Chi è l’autore? E’ un’autrice, una vecchia conoscenza che già mi ha abituato con le poesie delle sue riuscite raccolte e che si diletta anche con la narrativa (molto bello il suo Dal fondo. I miei primi dieci anni). Insomma si tratta di Franca Canapini, un nome, una garanzia. http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&det=24423
Mi sono sempre piaciuti gli haiku, forma poetica breve, avente origini giapponesi. E così è stato molto piacevole leggere la raccolta “Haiku per un anno” della poetessa Franca Canapini. La silloge è abbellita inoltre da deliziosi disegni di Alice Bigozzi. Si Inizia con gli haiku dedicati all’inverno “La tramontana /sbatte luce dovunque/ a fine inverno”. Oltre agli haiku troviamo anche dei tanka che aggiungono ai canonici versi di 5,7, 5 sillabe, propri degli haiku, altri due versi di 7 sillabe “ Volo sbandato / sperduta la colomba /nella grandine /l’inverno ha sguainato/ le sue unghie di ghiaccio.” La primavera è sintetizzata così, che meglio non si può “Canta il poeta / di bellezza e splendore / ciliegi in fiore”. Simpaticissimo questo “ Primo di aprile /guizzano sulle schiene / pesci di carta”. Dedicato all’estate: “Argento fuso / calmo il mare di luglio / Bagno di luce”. Ed ecco l’autunno “Per l’aria spenta / tamburelli di pioggia / la foglia danza”. Ho mostrato dunque qualche piccolo assaggio delle numerose brevi composizioni che fanno parte della raccolta e, per chi ama questa forma poetica o la poesia flash, è naturalmente consigliata la lettura. Ci si troverà dinanzi ad una cascatella di versi leggeri e colorati come le foglie d’autunno danzanti nell’aria, come le magiche farfalle della neve, come i petali dei fiori degli alberi da frutto, sparsi dalle mani del vento a primavera o, ancora, come certi fuochi d’artificio sul mare nelle sere d’estate. Complimenti, dunque, alla poetessa per averci donato queste gustose pillole di poesia.
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