I ROM - L'olocausto dimenticato di un popolo "diverso"

Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, chi ci impegniamo a ricordare? Gli Ebrei oppressi e uccisi perché ebrei, i Rom perché rom, gli omosessuali perché omosessuali, i siriani perseguitati perché considerati infedeli, gli annegati in mare perché non-europei, i Palestinesi perché palestinesi? Riflettere sulle violenze storiche nei confronti delle minoranze ha un'importanza cruciale ora che in Europa, movimenti politici e culturali xenofobi, razzisti e omofobi conquistano consensi. Molti di questi movimenti sono arrivati a partecipare alle elezioni e a far parte di alcuni Parlamenti, pur rimanendo minoranze (ad eccezione dell'Ungheria).

Ricordare gli olocausti, dal più noto ai dimenticati, è fondamentale per comprendere l'urgenza di combattere e, si spera, sconfiggere definitivamente questi movimenti pericolosi. Rom e Sinti? Vittime due volte: una prima volta quando, dopo la Seconda Guerra Mondiale, la loro persecuzione e il loro genocidio furono offuscati da dubbi, indifferenza e silenzio. Una seconda volta, quando lo stesso Tribunale di Norimberga liquidò in maniera sommaria la questione degli zingari, negando loro persino la possibilità di costituirsi parte civile nel processo. Sì, vittime due volte!

In quest'opera, l'autore esplora le storie di queste minoranze, mettendo in luce l'importanza del ricordo e dell'impegno nella lotta contro l'odio e l'intolleranza.