CARRELLO
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di Pasquale Aurelio Pastorino (Autore)
Masone fu feudo della repubblica di Genova, che lo investì a patrizi cittadini. Qui, venne realizzato un impianto preindustriale per la fusione della vena ferrosa dell’isola d’Elba. IL feudo fu una rara eccezione tra i territori sotto il dominio di Genova, che lo mantenne sempre nel suo stato originario di feudo retto e gentile. Mentre Genova ne conservò l’alto dominio, i feudatari godevano il diritto utile, con la qualifica di Signori di Masone. Come contropartita, i feudatari dovevano essere fedeli sudditi e disponibili per incarichi pubblici. Ad essi spettavano i redditi del feudo e l’amministrazione della giustizia. Il feudo venne gradualmente popolato: vi si costruì il castello, il borgo e diverse cascine. Furono feudatari di Masone importanti esponenti politici di Genova. Essi si scontrarono a lungo con gli uomini dei paesi vicini per difendere i confini del feudo che, nel 1625, venne interessato dalla guerra che si combatté tra la Repubblica e il Ducato dei Savoia di Carlo Emanuele I. I Masonesi si unirono ai soldati Genovesi barricati nel castello. La popolazione rimase prostrata dalla guerra; tuttavia la dura prova la rese maggiormente consapevole.
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