Il Passaggio. La morte di Valeria, mia moglie

In queste pagine ho raccontato l'esperienza che vissi alla fine del 1993 quando morì mia moglie, insieme alle riflessioni e alle scelte che sorsero dopo quell'evento.Il libro era già pronto  nel 2019, ma poi l'arrivo del covid e le chiusure conseguenti rimandarono la sua pubblicazione. Proprio questi anni di paura, divisione e tensione ci hanno dimostrato, se ce ne era bisogno ancora, come siamo terrorizzati dalla malattia e dalla morte e come questo condiziona la nostra vita, e anzi non fa vivere la serenità e la libertà data dalla connessione con l'Infinito; Morte che però non vogliamo neanche pronunciare come parola tanto ci terrorizza, "tanto non toccherà a noi"; Morte su cui  invece dovremmo riflettere  più spesso per  apprezzare e ringraziare la vita e darsi da fare per onorarla come dovremmo, vivendola come un dono per noi e per altri.L'intento di questo libro  è creare un momento di riflessione profonda, stando a contatto con il cuore e la mente uniti, per coltivare un piccolo seme che possa svilupparsi  e ci faccia apprezzare, anche nelle grandi difficoltà e prove, la bellezza del Vivere, con coraggio e gratitudine."Sento il silenzio come una fonte di nutrimento, il silenzio pieno di vita, il silenzio che sa ascoltare. Nel silenzio durante il passaggio di mia moglie ho ascoltato me stesso, il dolore, le lacrime, la voce interiore, la fiducia e la speranza, la “voce di lei” che risuonava nel mio cuore, il vuoto che si apriva.     Quando mi do la possibilità di stare nel silenzio so che è possibile ascoltare il corpo, la mente, il cuore, ascoltare la paura, la rabbia, ascoltare i suoni della bellezza, la poesia della vita, il canto della nostra vera natura. Stare con le lacrime, stare con il sorriso, vivere con tutto quello che c’è, aperti ai dolori e alle gioie della vita senza esserne travolti.E’ proprio da questo silenzio, da questo ascolto, da questo osservare, da uno spazio vuoto di pensieri, che sorge la gratitudine."        Tratto dal libro.