In ascolto di Gesù, con lo sguardo di Maria e le mani di Giuseppe

L'opera è concepita come un piccolo vademecum a sfondo antropo-teologico, offerto a chiunque voglia leggere queste pagine, per apprendere ad ascoltare sé stessi ovvero la propria umanità alla luce della Parola di Dio. Quest'ultima, se ascoltata con attenzione e serietà può essere un investimento decisivo anche per le nostre relazioni non solo con gli altri ma anche con Dio.Lo schema delle sette riflessioni, definite "passi", segna un cammino fatto di tappe progressive nelle quali il lettore/ascoltatore può trovare utili spunti per conoscere, se l'incontro con Gesù non è ancora avvenuto, o riconoscere, se la relazione con Gesù è stata smarrita, proprio il Nazareno che vuole diventare, sempre più e sempre meglio, nostro amico, fratello, custode e garante della buona riuscita della nostra vita che più che nelle cose consiste nelle nostre relazioni.I sette passi del cammino, dunque, sono segnati da sette "passi" del Vangelo come una buona notizia che infonde vigore e incoraggiamento a chi vuole provare a percorrere un percorso di vita alternativo a dispetto di tanti tentativi fallimentari, ma anche a chi, già incamminatosi per il sentiero della vita con il Signore, ha perso i "sensi" ovvero il gusto e l'orientamento cristiano della propria esistenza.I passi evangelici, in totale sette versetti proposti nella versione della CEI 2008, raccolgono altrettanti "titoli" attribuiti a Gesù che l'autore cerca di analizzare in maniera semplice e accessibile sia a credenti che non per dispiegare davanti a essi un percorso che coinvolge tutti i nostri sensi e le nostre relazioni. In particolare, siamo condotti a metterci in ascolto di Gesù presentato come il figlio di Giuseppe; il figlio del falegname; il falegname, il figlio di Maria; il ministro (servitore) della salvezza; il Cristo (consacrato) di Dio; il Crocifisso risorto; il compimento d'ogni attesa.La riflessione che segue il breve enunciato evangelico "addestra" a guardare all'uomo Gesù con lo sguardo di Maria, sua madre, che è definito, a partire dalla "Rosarium Virginis Mariae" di san Giovanni Paolo II, rispettivamente: interrogativo; penetrante; "silenzioso"; "scandalizzato"; addolorato; radioso; ardente. L'ascolto conduce anche a toccare Gesù con lo stile delle mani di Giuseppe, contemplate, attingendo dalle riflessioni della "Patris corde" di Papa Francesco, come esercitanti il servizio di fare da "cerniera" relazionale, come anche quello dell'intercessione, dell'obbedienza, della custodia, dell'accoglienza, della laboriosità, della libertà.In sintesi, sette passi evangelici, tre persone, tre sensi; al centro Gesù da conoscere e/o riconoscere attraverso la conoscenza di Maria e Giuseppe, suoi genitori; Gesù, ascoltato, visto e toccato, aiutati dalla tenerezza di uno sguardo materno e dalla fortezza di mani paterne che ci consegnano Gesù come il tesoro più prezioso per la nostra vita (vedi presentazione di fra Giuseppe Maria di Gesù).