Io forse la spia (mi confesso!)

“IO FORSE LA SPIA” è, credo, un titolo originale per uno che, arrivato alla mia età, sente il bisogno di confessarsi, perlomeno negli aspetti più importanti della vita. Intanto per la mancanza della virgola nel titolo, arcano che viene subito spiegato all’inizio e che mi fu suggerito da un Grande amico di mio cognato Alberto, Giancarlo Rossini, mente molto viva e particolare e che, certamente, non si è fermato a questo, tant’è che viene da me citato all’inizio nei ringraziamenti.
Insomma, siamo di fronte ad una memoria di vita non facile, perché la maggior parte delle persone ritengono che gli argomenti da me trattati per svelare la mia indole debbano rimanere nella sfera dell’intimo, oppure non è infrequente che il Protagonista di un racconto sia, perlomeno per alcuni aspetti, l’alter ego dello scrittore: un modo indiretto per confessarsi.
Il racconto prende vita dalla mia scoperta di un’infrazione avvenuta presso la mia abitazione, in conseguenza della quale penso, anzi quasi mi auguro, che la nostra casa sia oggetto di registrazioni, una sorta di “vita degli altri” un triste film ambientato in Romania ai tempi di Ceausescu.