Io non so ballare, ...eppure mi va liscio

Storie vere vissute dall'autore descritte in novelle dedicate per tema, piene di significato, dove ad ogni evento "particolare" accadutogli, forse non a caso, alla fine ha contribuito per ingegnarsi a risolvere attraverso l'arrangiarsi prima ancora di sapere e conoscere, con capacità, fortuna, suspence, altro. Da qui il racconto anche in chiave ironica, perché poi quando si risolvono gli eventi è facile riderci sopra, simpatizzarci. Vicende assurde, accadute, si inizia con una enciclopedia vinta con la riffa della scuola, persa per un particolare e riagguantata in altro modo, dove quel numero giocato era stregato, portava a vincita quasi certa. La modalità di acquistare un biglietto per la finale della champions del 1984, è unica, irripetibile, ora attuale perché può ripetersi l'evento, in altro modo e competizione, come il modo in cui già a rischio la conclusione della scuola superiore ha portato poi con un amore corrisposto e poi no per immaturità ad iscriversi all'università per una promessa, mantenuta per gioco. Venti minuti, tempo esatto trascorso dal diploma al primo lavoro, fanno il resto, a preludio che con la disoccupazione alle stelle, era impossibile riuscirci ma poi….