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La congiura del silenzio - Lettere di Michele Rinaldi  e dei suoi corrispondenti (1960-1985)

La congiura del silenzio - Lettere di Michele Rinaldi e dei suoi corrispondenti (1960-1985)

di Bruno Rinaldi (Autore)

…e nel 1960, Michele Rinaldi, medico ormai affermato e docente universitario, ricominciò a scrivere di poesia e letteratura con la stessa passione e lo stesso entusiasmo degli anni giovanili in cui aveva frequentato la casa di Benedetto Croce. La sua intensa militanza intellettuale – che si pose in netta controtendenza rispetto allo sperimentalismo ad oltranza, al plurilinguismo ed alla contestazione ideologica, tipici di altre esperienze come la “Neoavanguardia” o il “Gruppo 63” – fu accompagnata da una vasta rete di scambi epistolari, che costituiscono una testimonianza non marginale per ricostruire la storia culturale italiana del secondo dopoguerra. Il movimento letterario del Rinaldi e dei tanti suoi sodali, tra cui Alfredo Galletti, Carlo Saggio, Francesco Perri, Lionello Fiumi, Salvator Gotta, Ettore Cozzani, Dino Provenzal, Alessandro Cutolo, Pitigrilli, Giuseppe Morabito, fu di fatto contrastato in piccola parte con gli strumenti della critica e del tutto soffocato mediante la totale restrizione delle opportunità di accedere ad un più vasto pubblico. E tutti parlarono di una “congiura del silenzio”.

Informazioni editoriali

Data di uscita
2016
Editore
Youcanprint
Pagine
524
ISBN
ISBN
9788892637023

Recensioni clienti

5 su 5 stelle sulla base di 3 Recensioni
Da Anna b. il 22 mar 2021
Pubblicazione cartacea

Libro vivace e stimolante che aiuta a comprendere la storia di varie esperienze, letterarie e umane, che nella seconda metà del Novecento si sono espresse in dissenso con le linee egemoni della cultura italiana. Da leggere.

Da Dal quotidiano “La Repubblica” il 22 mar 2021
Pubblicazione cartacea

Dal quotidiano “La Repubblica” – Cronaca di Napoli – del 4 febbraio 2017 Pag.XIV Di Irene De Arcangelis “Pregiatissimo signore, ho ricevuto i suoi scritti, e se Ella favorisse una sera da me (tra le venti e mezzo e le ventuno mi si trova quasi sempre) gliene dirò le mie impressioni. Mi creda cordialmente suo, Benedetto Croce”. Anno 1927, poche righe del grande filosofo per rispondere al giovane Michele Rinaldi. Nacque un rapporto fatto di passeggiate nel centro storico di Napoli. Si delinea nel libro “La congiura del silenzio – Lettere di Michele Rinaldi e dei suoi corrispondenti”, la figura di Michele Rinaldi, medico, libero docente presso l’università partenopea, autore di vari trattati di medicina che, però, dedicò gran parte della sua vita alla letteratura, alla critica, alla poesia. A vent’anni,il giova-ne accompagnò Croce in quelle lunghe passeggiate, guardati a distanza dalla polizia fascista. Tutto nel volume a cura di Bruno Rinaldi, figlio di Michele dal curriculum molto diverso da quello paterno. Tra i più esperti poliziotti che hanno combattuto la camorra, oggi settantenne, Bruno Rinaldi è stato capo della squadra mobile e questore vicario raccogliendo una serie di successi in operazioni di polizia giudiziaria. Investigatore acuto dai toni sempre garbati, Bruno Rinaldi una volta in pensione è stato consulente della fiction televisiva “La squadra”. E ripercorso e ricostruito la vita del padre attraverso migliaia di scritti e riordinati in questo volume. Ricorda: “Fu medico e amico di Giuseppe Marotta e di tanti altri scrittori tra cui Galletti, Fiumi, Provenzal, Govoni, Cozzani, che collaborarono alla Rivista “Anima-Pensiero”, fondata da Rinaldi nel 1965 e pubblicata sino a due anni prima della morte, avvenuta nel 1985”. Questa intensa militanza intellettuale fu accompagnata da una vasta rete di scambi epistolari, testimonianza della storia culturale italiana del secondo dopoguerra. Il carteggio è costituito da oltre cinquemila lettere, cartoline,biglietti, a disposizione di chi avesse interesse alla consultazione ([email protected]). E’ anche possibile scaricare gratis il volume in formato e-book. Michele Rinaldi pubblicò anche numerosi libri. Il primo, nel 1969, fu “La crisi della poesia e della critica italiana del Novecento ed altri saggi”, cui seguirono, “Saggio sul problema della conoscenza ed in particolare sulla teoria dell’ ”intuizione crociana”, “La poesia di Guido Gozzano vista da Eugenio Montale e Michele Rinaldi”, e il romanzo autobiografico “Ricordo di una vita”. E’ del ‘74 l’uscita del volume “Saggi critici – Letteratura italiana nel XIX e XX secolo”. Dopo due anni, pubblicò altri due volumi: “Psicoanalisi ed arte” e “La poesia di Giacomo Leopardi”. Nel 1979, su richiesta del professor Claudio Cesare Secchi, presidente del Centro nazionale di studi manzoniani, fu dato alle stampe “L’arte di Alessandro Manzoni ne ‘I promessi sposi’” e nel 1984,“La poesia italiana di Giovanni Pascoli”.

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