CARRELLO
Totale {{totalAmount|currency}}
di Antonio Chiummo (Autore)
*La crisi del commercio ad Avellino* è un saggio che si inserisce nel cuore della discussione sul declino economico e sociale di una città che un tempo fu fiorente e vitale, ma che oggi sembra lottare per ritrovare la sua identità. In queste pagine, l’autore non si limita a tracciare un’analisi fredda e distaccata dei fatti, ma crea un dialogo diretto con il lettore, affrontando con linguaggio tagliente ma confidenziale i temi della politica, della burocrazia e della corruzione che hanno contribuito a un destino di disfatta per Avellino. Con uno stile che non teme la denuncia e che, anzi, si fa voce di protesta, il libro è un vero e proprio manifesto di riscatto per una città che sembra essere stata dimenticata. Il saggio non è soltanto una riflessione sulle cause della crisi, ma un atto d'amore per la propria terra. Ogni pagina trasuda un attaccamento profondo, una voglia di vedere la propria città risorgere, di vedere che la memoria storica non vada persa sotto il peso della globalizzazione e dell’indifferenza politica. Le parole dell’autore sembrano rivolgersi direttamente agli amministratori, ai politici e a chi ha avuto la responsabilità di guidare Avellino attraverso gli anni, invitandoli a riflettere sul loro operato e a confrontarsi con le loro stesse azioni. Un passaggio centrale del libro è il monologo che si fa voce della città, personificata come una Dogana, simbolo di una memoria storica che non vuole essere dimenticata: *"Quando nella Politica troverete soltanto indifferenza, continuate a cercare sempre la felicità nei vostri sogni... anche se vogliono farmi passare per un rudere arretrato e senza mercato, non dimenticatevi mai di me..."*. In queste parole c’è una visione profonda della città come entità viva, che pur nel suo declino rimane un punto di riferimento, un simbolo di lotta, ma anche di speranza. L’autore esprime un desiderio di riscatto che si estende ben oltre i confini di Avellino, proponendo una riflessione universale sulla crudeltà dei mercati globali e sull'esploitazione degli uomini. *"Lacrime e sangue creati dalla crudeltà degli uomini per sfruttare i suoi simili..."* è un affondo critico al sistema economico globale, che ha dimenticato l’umanità, ma che ancora conserva un piccolo angolo di speranza, simbolizzato dai fiori che sbocciano, rappresentando la bellezza e la giustizia nei cuori delle persone. Nel saggio si intrecciano temi sociali, economici e politici, ma anche emozioni e sentimenti, che rendono il testo una lettura coinvolgente. L’autore non solo racconta la crisi, ma offre spunti di riflessione per chiunque voglia capire le radici profonde del disfacimento sociale ed economico di Avellino, pur mantenendo viva la speranza che ogni cittadino possa fare la differenza. Questo libro non è soltanto un’analisi storica o un’invettiva contro i mali che affliggono la città, ma un invito a non dimenticare le proprie radici, a lottare per il cambiamento, a non lasciarsi sopraffare dalla rassegnazione. In definitiva, *La crisi del commercio ad Avellino* è un testo che, pur affrontando temi dolorosi, invita alla speranza e al recupero di una dignità che deve appartenere a tutti, per il bene della città e della sua memoria. Un’opera che vuole essere, più che un resoconto, un grido di risveglio, un messaggio di resilienza e di fiducia nel futuro.
Youcanprint è da 6 anni consecutivi la prima piattaforma Italiana di self-publishing secondo l'Associazione Italiana Editori, responsabile del 27% delle opere autopubblicate e il 5% di tutti i libri pubblicati in Italia.
Dati AIE 2023 (Associazione Italiana Editori)