CARRELLO
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Cosa si nasconde dietro la facciata di rispettabilità delle cosiddette “persone perbene”?
Ve ne farete un'idea leggendo questo libro, una storia folle che ha già affascinato migliaia di lettori, realmente accaduta e raccontata senza censure.
La storia della discesa nel baratro di una donna, moglie e madre come tante, rimasta intrappolata nella tela ordita da una squilibrata sociopatica (che rivelerà alla fine il proprio segreto) fino a
rischiare tutto, rispettabilità e famiglia.
I fatti sono stati raccontati fedelmente, descrivendo pagina dopo pagina il crescendo incalzante di angoscia e degradazione in cui si è trovata la protagonista (che narra in prima persona) in un intreccio
continuo di bizzarri esperimenti sessuali, situazioni al limite dell'assurdo (solo il siparietto tra lei ed il tranviere romano meriterebbe il libro…) e “vita normale”, che si rincorrono fino ad incontrarsi nell'epilogo ancora più sconvolgente.
Un libro che lascia il segno, perché figlio di una storia vera che potrebbe capitare ad ognuno di noi e che mostra uno spaccato inquietante di quelle che sono le voglie inconfessate e tenute ben nascoste sotto il perbenismo della classe media.
La maggior parte delle volte, quando inizio una recensione, per prima cosa mi soffermo su un breve riassunto della trama, per delineare la storia dei personaggi che caratterizzano tutte quante le vicissitudini all'interno di un romanzo. Per quanto riguarda questo romanzo resto dell'idea che farne una specie di riassunto lo trovo alquanto riduttivo, rischiando di dargli una sfumatura poco realistica, soprattutto visto che si tratta di una storia realmente accaduta scritta dalla protagonista. E' praticamente una sorta di diario personale, pensieri che tutti insieme hanno formato un racconto su come si è svolta questa storia, tutti i processi mentali e descrittivi sul come e sul perchè la protagonista si è ritrovata catapultata in una vita diversa da quella sua abituale. La scrittura è molto fluida, non sembra aver a che fare con una prima pubblicazione, mi è piaciuto il modo abbastanza diretto con cui Anna ha raccontato la sua storia, un racconto dei suoi sentimenti, anche quelli più intimi scritto con una chiarezza e lucidità senza nessun tipo di pesantezza, soprattutto visto i temi abbastanza delicati che ha trattato. Abituata a leggere storie inventate, con intrecci decisi a tavolino dall'autrice, mi ha fatto riflettere sulla forte complessità della mente umana, di come si può cambiare quando ci si ritrova ad avere a che fare con situazioni nuove e completamente diverse dalla cosiddetta realtà di tutti giorni, o per lo meno portano a scoprire un nuovo lato – nascosto – di se stessi. Un libro che ti prende subito e fa riflettere che una situazione di quel genere può succedere a chiunque.
Eccomi a parlare de “La deviazione” di Anna K. Genere: erotico. Voglio iniziare rispondendo ad Anna: “Non so se sei stata in grado di esprimerti come volevi, ma il romanzo è davvero intrigante” Ma non intrigante in quanto erotico, è la trama che coinvolge il lettore e lo “costringe” ad andare avanti e a non interrompere la lettura. Non voglio svelare molto sul contenuto per non togliere la sorpresa e la continua scoperta di risvolti psicologici: Anna è una donna felicemente sposata che, spinta dalla curiosità, dalla voglia di sfida e con una certa superiorità, comincia a frequentare una chat, indicatale dalla sua migliore amica Antonella. Il seguito è intuibile per il genere del romanzo, ma il lettore si trova a dover rispondere a domande che sorgono inevitabili: “Perché si capisce e si percepisce la tua sofferenza e, nonostante questo, continui?” “Perché decidi di rovinarti consapevolmente una vita che ti piace?” “Perché inizi a mentire per portare avanti una storia che ti sta annientando?” “Perché hai bisogno di questa euforia della novità?” (come la descrive l’autrice) Quindi chi legge vuole capire, vuole delle spiegazioni e le pagine scorrono veloci. Non si smetterebbe mai di leggere. Anna K scrive che il romanzo è senza censure e lo si capisce ma, devo dire che le parti erotiche sono descritte in modo elegante e mai volgare. Questo romanzo si può definire una grande lezione di vita, è sbagliato considerarlo semplicemente un libro erotico, è molto di più. È denso di sfumature e di emozioni e la parte dell’erotismo, pur essendo protagonista principale, passa in secondo piano. Emergono gli stati d’animo di questa donna che passano dal piacere, alla rabbia, alla paura per arrivare poi, finalmente, alla felicità. Si tratta di una storia autobiografica ambientata a Torino. Le ambientazioni e i personaggi sono precisi e dettagliati. Voglio sottolineare la bravura di Anna K. nella scrittura: fluida, scorrevole, senza errori e con una grande padronanza di linguaggio. Lo consiglio davvero e mi complimento con l’autrice per avere creato un’opera così intensa.
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