CARRELLO
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Lo scrittore racconta una parte del carattere delle donne durante una separazione conflittuale, dove risulta palpabile anche l’abisso che esiste nello stesso sistema giudiziale tra i diritti che hanno le donne e quelli quasi inesistenti che hanno gli uomini.
Alexandros e’ un uomo che ha vissuto quasi tutta la sua vita, condividendo più con le donne che con gli uomini, ad apprezzare e difendere il loro punto di vista, il loro lato sentimentale, romantico, altruista.
È un uomo che ha sempre valutato le donne come superiori in molte cose rispetto agli uomini, appunto perchè ci mettono le emozioni e i sentimenti, ma che non aveva mai provato sulla propria pelle, il loro lato oscuro.
Quel lato che le fa diventare cieche dalla rabbia e dalla vendetta.
Quella premeditazione e cattiveria che un uomo a volte non può neanche immaginare.
Quel egoismo che solo loro possono avere e pretendere, a discapito di tutto e di tutti.
Pregiudicando così i mariti, compagni e purtroppo...i figli.
Racconta le esperienze vissute durante una separazione, senza seguire una “scaletta” o un indice preciso.
Sono pensieri, esperienze, racconti, consigli e prevenzioni.
Leggendo un libro in qualche modo si conosce anche il proprio autore. La lettura di questo libro mostra al lettore un forte risentimento nei confronti delle donne in generale, e ancor più importante è la ferita che l’autore conserva nel proprio cuore e che probabilmente ha cercato di curare attraverso questo libro, e che mostra al mondo, chiedendo aiuto. Un libro terapeutico e di sfogo, biografico, ma limitato all’aspettativa dell’autore nei confronti di sé stesso. Tralasciando le carenze sintattiche e grammaticali mi chiedo se l’autore, vittima di tanta presunta infamia possa sopravvivere senza un ulteriore carnefice di cui inconsciamente ha bisogno per rafforzare le proprie convinzioni. La lettura non porta via più di un giorno e non stimola alcun pensiero critico perché lo scritto è centralizzato esclusivamente nello sfogo di tanto astio personale. L’autore è un uomo estremamente ferito, e di conseguenza, terribilmente vulnerabile. La domanda sorge spontanea: potrà resistere quest’uomo, a un mondo colmo di donne capaci di essere, come lui stesso ritiene, tanto manipolatrici quanto spietate nella loro capacità di usare questo suo terribile bisogno d’affetto e amore contro lui stesso? Mi immagino un’ipotetica situazione in cui quest’uomo, ferito a cui và tutta la mia amicizia, venga in qualche modo corteggiato attraverso il grande vuoto che si cela in lui, da una donna, molto più giovane di lui, con due piccoli bimbi, vittima, a suo dire, di chissà quali vessazioni, che cerca rifugio in lui, così che allora, preso dall’illusione di una rivalsa nella vita, non si renda conto che il karma, ciò che lui stesso descrive nel libro, si sta rivolgendo nuovamente contro di lui, portandolo, ancora, a essere vittima delle manipolazioni di una donna, che incurante, lo usa, portando dolore nella vita di un altro uomo, di un altro padre, e di esseri indifesi come due piccoli. Ciò che è stato fatto a lui, ora viene fatto attraverso di lui. Potrebbe mai un uomo essere tanto cieco e ferito da non accorgersi di ciò perchè affogato nel suo bisogno di credere ancora, almeno per un poco, a quella favola infranta. Scritto, pensato e indirizzato all’autore e per l’autore.
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