La Madonna della fontana

La città di Fagna, ed anche tante altre che si collocano, dal mare ai monti, per tutta la regione ed oltre, passando i giorni ed i mesi, seguendo le visioni, una dopo l’altra, hanno convenuto che Gina, fosse una veggente. Le visioni, le apparizioni della Madonna, l’hanno impreziosita, le hanno conferito un che di miracoloso accreditandola ai loro occhi come un’entità superiore. I suoi abitanti, ed ultimamente, anche quelli dei villaggi viciniori, di altre regioni e di nazionalità diverse, come espresso sopra, credenti e non credenti, curiosi, vengono in folti gruppi a vedere, a toccare quasi con mano, a sincerarsi, a constatare con i propri occhi, degli avvenimenti che sentono raccontare, insomma Gina è diventata un prodigio miracoloso. L’associazione di Marco, Andrea, denominata “ Buffa 2, “ l’ha veicolata e fatta conoscere in tutto il mondo, la Madonna della fontana, si è trasformata in un fenomeno, la pubblicità si è impadronita delle visioni di Gina, ed intorno alla fontana, intorno ad essa, su per la collina, è stata costruita, addirittura, una tendopoli. La collina, sotto la direzione di Marco, Andrea, è stata spianata, resa percorribile in lungo ed in largo, con strade, percossi attrezzati, itinerari, circonvallazioni, posteggi, diciamo che è stato creato un posto, un centro per la sosta, meglio, è stato avviato un progetto faraonico per accogliere i pellegrini, in modo che possano assistere tranquillamente, alle visioni. La tendopoli, o meglio baraccopoli, con slarghi adibiti a punto di osservazione e di ristoro, crebbe e la località, nel giro di poche settimane, di qualche mese, velocemente, si trasformò in un villaggio, vogliamo dire di moduli componibili e scomponibili e diciamolo pure, ad ogni modo, è reale affermare che sorsero, furono costruiti, vennero alla luce, baracche in legno e locali, botteghe artigianali, e perfino un ristorante, bar, tavola calda, ed anche negozi per la vendita di palloncini, di animali domestici ed in terracotta, monili e bandiere, ceramiche solari, curiose candele fosforescenti ed immagini paradisiache, quadri di artisti, ecco, forse è più idoneo chiamarla, una fiera espositiva di artigianato locale e religioso. L’ acqua della fontana, con fantasia ed eloquenza speciale, è stata avvolta in uno spirito commerciale, un gruppo di donne pie, denominate “ le acquaiole della Madonna, “ per nome di chi non si sa, hanno pensato di aprire, un chiosco, di farne un commercio e sfacciarla per benedetta. L’acqua della fontana, in bottiglie di plastica della capacità di 25 cl, è dichiarata Santa e venduta ai visitatori.

I venditori di salute e felicità, abili imbonitori di creme miracolose che ti fanno perdere due taglie in 15 giorni o aggeggi per fare crescere la muscolatura anche quando dormi, od il pene in 7 giorni, per super prestazioni amorose, mi lasciano interdetto. Il pensiero di quanti sprovveduti abboccano alle promesse di tanti venditori, di maghi imbonitori, mi fa scompisciare dal ridere, però non può non preoccupare quando la ciarlataneria miete vittime soprattutto tra le famiglie alle quali la scienza medica non è in grado di offrire terapie adeguate alla guarigione di un loro caro. Lo sfruttamento della disperazione, è ignobile ed un ruolo determinante lo giocano i media e i social network, tanto che un’autorità indiscussa nella ricerca farmacologica, come Silvio Garattini, direttore dell’Istituto ” Mario Negri” ha sentito il dovere di intervenire indicando una serie di indizi per smascherare i falsi venditori di speranze, cominciando a dire che i rimedi proposti dai ciarlatani non riguardano solo una malattia, ma si rivolgono solitamente a un vasto spettro di problemi, come ad esempio tutte le patologie tumorali o tutte le malattie neurodegenerative, con lo scopo di attirare il maggior numero di clienti, che il rimedio viene presentato non come richiesta di sperimentazione, ma descritto come di evidente efficacia, portando come prova le pseudo-guarigioni di alcuni pazienti, evitando le lunghe procedure di analisi in laboratorio o delle sperimentazioni su animali ed il prodotto non presenta mai, a differenza dei farmaci della medicina ufficiale, controindicazioni o tossicità, portano solamente, benefici. Le obiezioni vengono confutate sempre allo stesso modo: è la mafia dei ricercatori e delle Aziende farmaceutiche che non vuole accettare il nuovo “rimedio, ” altrimenti perderebbero i loro guadagni. I venditori dei rimedi “miracolosi” chissà perché, trovano sempre personaggi noti della “società civile” o dello spettacolo che sposano immediatamente la causa e anche qualche medico e ricercatore in cerca di un po’ di notorietà nel venire intervistati per sostenere che il mondo della ricerca è diviso, coadiuvati, a volte, succede anche che scenda in campo una parte politica che così, intende dimostrare di essere dalla parte della gente malata e sofferente. Queste, non sono altro, dice Garattini, che cartine di tornasole, per capire chi è che lucra sulla disperazione delle famiglie con ammalati.