CARRELLO
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In un vortice di ossessione, allucinazioni e paura… in un crescendo di curiosità e suspense, si apre il primo volume della raccolta La Mente Nera. Tre racconti dell’orrore partoriranno un susseguirsi di eventi terrificanti, sveleranno amare sorprese e colpiranno senza pietà alcuna, posseduti da furia omicida. L’oscurità, la solitudine, entrambe prenderanno forma e ciò che la mente dell’autore avrà plasmato, non vorrà saperne di fermarsi o di andarsene, senza prima aver compiuto il proprio oscuro compito. Chi non ha mai avuto paura, stimolato da una notte tempestosa, dall'immaginazione e durante il trascorrere della più tenera delle età, di una qualche ignota presenza, capace di annidarsi tra le ombre della propria dimora? E chi, giocato dal proprio cervello esausto e confuso, forse malato, non ha mai provato quella fastidiosa sensazione di essere seguito, perseguitato e braccato dal male? Tra l’assurdo e l’inaspettato, in bilico tra due mondi, quello della realtà e quello del sogno, soggiogati dalla fastidiosa impressione di essere osservati attraverso gli occhi di uno sconosciuto, vivrete tre emozionanti e suggestive avventure del terrore.
“PRIMO VOLUME” della raccolta di racconti horror, denominata LA MENTE NERA, di Salvatore Palmieri. Racconti all’interno del volume: -Anime Lugubri -Paura -Come in un quadro In un vortice di ossessione, allucinazioni e paura, in un crescendo di curiosità e suspense, si apre il primo volume della raccolta La Mente Nera, con il racconto “Anime Lugubri”: un susseguirsi di eventi terrificanti, che solo alla fine doneranno al protagonista un’amara sorpresa, rendendolo partecipe del vero accaduto. A seguire il racconto “Paura”, che in similitudine al racconto “Buio” (contenuto nel volume 3°), è la prima di due storie che, seppur scritte con tecniche diverse, personificano all’unisono la metafora espressiva del puro terrore: da una parte l’oscurità, dall’altra la solitudine, entrambe prendono forma e ciò che partorirà la mente dell’autore, non vorrà saperne di fermarsi o di andarsene, senza prima aver compiuto il proprio oscuro compito. Chi non ha mai avuto paura, in una notte tempestosa, nella più tenera delle età (e magari non solo), immaginando qualche ignota presenza nascosta nell’oscurità della propria casa? E chi, giocato dal proprio cervello esausto e stressato, non ha mai provato quella fastidiosa sensazione di essere seguito e perseguitato da un’ombra? (Magari la propria?) Ed è la volta del terzo racconto, “Come in un quadro”: una storia che ha dell’assurdo e dell’inaspettato (al giorno d’oggi, forse, neanche poi tanto), resoconto di come sia facile e inspiegabile alimentare e far esplodere una furia omicida, in assenza persino di senso logico, movente, o altro, se non quello dettato dall’irrefrenabile follia umana. In sintesi, un racconto molto violento, che gioca in bilico tra due mondi, quello della realtà e del sogno. Soggiogati dalla fastidiosa impressione di essere osservati attraverso gli occhi di uno sconosciuto, vivrete tre emozionanti e suggestive avventure del terrore!
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