La mia città era innocente

L'innocenza è quella del biancore della luce e del latte, è l'odore dei figli appena nati, dei sogni d'amore vagheggiati o infranti. È il vestito lucente dei ricordi giovani, il profumo della bellezza di fronte alla violenza. Innocente è il luogo natio d'ispirazione di questi versi regalati al mondo come un viaggio iniziatico fra i cuori dei potenziali lettori. È un invito a visitare senza timore, ciascuno assecondando la propria sensibilità, gli spazi di quella città che dentro di noi vive, a volte celati ed inascoltati ma carichi di senso, di verità e di ricerca di felicità.

Michel Bon nella prefazione afferma: "I suoi bei versi impregnati del miele delle sue poesie meritano grande stima. Una vita attenta ai minimi dettagli del quotidiano illumina prima uno sguardo che trascende la visione immediata di una immagine nella sua provvisorietà per modularsi nel sentire gli effetti dei sentimenti e delle sensazioni. Il lettore non ha bisogno di cercare la chiave di un mistero: tutto è immediato. Le immagini si adattano all'armonia della sua voce che prolungano in eco i momenti scelti e celebrati del canto del mondo: l'infanzia, i familiari, le tenerezze, i miti, il mare e i monti".