La mia guerra

6 gennaio 1941 – 15 agosto 1945: sono gli estremi della guerra di Agostino Pessina, partito non ancora ventenne per l’Alto Adige e rientrato in Italia dopo l’arrivo degli Americani. Anni di fame e di fatica, prima a fianco di un alleato destinato a diventare nemico, poi come prigioniero di guerra nei lager di Insbruck, Konisberg, Meppen e Dortmund.
Non si tratta solo di un libro di memorie. Agostino Pessina va oltre ai dati biografici e traccia un ritratto drammatico della guerra alla ricerca di un senso che non c’è. Racconta un vissuto di grande sofferenza fisica e morale, accompagnata dall’incertezza per il proprio destino e per quello dei cari lontani. Ma anche un vissuto di profonda solidarietà umana, unico risvolto vitale di un’esperienza di per sé senza speranza.