La scuola austriaca di economia: Elementi e profili storici

Nella storia dell’umanità si sono creati ad arte dei feticci che hanno guidato l’uomo stesso dalle origini fino ad oggi. Feticci che si autoriproducono dall’uomo e per suo conto e che non giungono fino a noi, oggi, come cose create dal nulla, anzi espressione della mente umana nel bene e nel male. L’uomo è attratto da notizie non sempre positive e comunitarie ma da egocentrismi che pregiudicano le convivenze e sono causa di mali
‘’sempiterni’’. Se ciò avviene in politica, filosofia, culture e religioni, non si vede perchè non debba accadere anche in economia e nel mercato. Il mercato non deve essere demonizzato, come spesso avviene, da forze culturali e politiche immobili nel credere nel sol dell’avvenire, quale unica soluzione ai problemi dell’umanità, oppure nei corporativismi tradizionali, nonchè nei comunitarismi religiosi o negli individualismi atei ed egoistici. L’anticapitalismo deve essere controbilanciato dai fattori positivi individuabili anche nel mercato e nel capitale, ogni cosa al mondo serve ed ha un fine, basta ricercarne e darne una corretta esegesi senza sbavature tendenziose e partigiane. Solo così si potrà giungere ad una corretta analisi, discernimento, applicazione ed attuazione umana del fenomeno mercato e dell’economia in toto.