La vita ideale

La narrazione è ambientata nel nord est nei primi anni del 2000. Ne è protagonista Max, diminutivo di Massimo che, pur avendo studiato e svolto la professione di insegnante in un liceo artistico per diversi anni, si ritrova, per le vicissitudini della vita a fare l’operaio in una fabbrica.
Tale esistenza monotona, senza prospettive, viene tuttavia radicalmente cambiata grazie all’imprevedibile straordinario incontro di Max con uno strano personaggio, durante un’escursione in mountain-bike, sceso con un’astronave aliena in una piccola radura lungo i pendii della zona pedemontana del Friuli occidentale, noto per l’avvistamento di ufo ed altri fenomeni segnalati dalla stampa. Il particolare individuo fa un’inaspettata proposta d’impiego a Max, che lui accetterà…
Il notevole miglioramento economico derivato dal nuovo lavoro intrapreso, gli permetterà dopo un certo periodo di lasciare la fabbrica ed aprire delle attività economiche, che muteranno considerevolmente anche le sue concezioni etiche e morali. All’occorrenza Max non esiterà ad uccidere, senza provare particolari rimorsi. Nel frattempo avverranno degli inaspettati ed imprevedibili mutamenti politici in Italia, che porteranno Max ad abbandonare la Terra.