CARRELLO
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Anna è una donna come tante: una vita scandita dai ritmi ordinari del paese in cui abita da sempre, un lavoro di insegnante, un marito, due figli. Eppure il ricordo indelebile di un aborto compiuto molti anni prima rischia di compromettere per sempre i delicati equilibri familiari e la sua stessa salute. Attraverso un sofferto ma necessario percorso di riconoscimento del volto umano di quel figlio mai venuto alla luce compiuto nella forma di un dialogo straziante e coraggioso, Anna riuscirà a sfuggire alla forza di gravità del male che vorrebbe trascinarla a fondo e a conoscere la potenza redentrice del perdono. Nel racconto della protagonista un'esperienza interiore estrema, persuasiva, in cui molti degli argomenti che hanno corso nella nostra società a proposito dell'aborto sono vagliati al fuoco della ragione e del cuore di una donna e di una madre.
Ho letto il 'diario' di Antonella Perconte Licatese con interesse sostenuto dalla vivida lingua. Il tema fondamentale implica quella liberta' morale che, come il filosofo Kant ha autorevolmente suggerito, è destinata a rimanere un mistero. Quando comincia la vita? Direi che è una domanda da 64,000 dollari, come nel vecchio quiz televisivo americano. Inoltre, una creatura umana deve essere voluta dalla madre (oltre che dal padre), o un aborto spirituale potrebbe aver luogo in seguito, e le osservazioni della preside nel libro hanno certamentesenso. D'altra parte il dramma angoscioso di Anna è innegabile e merita una buona dose del "milk of human kindness", come si dice qui. La Voce Sottile e' particolarmente adatto ai giovani e starebbe bene in una biblioteca scolastica, credo. Nicholas M. Romano UK Author
Mi sono "gustato" questo libro nelle ore notturne, le più belle e libere. Alcuni passi mi hanno emozionato, ma è bellissimo tutto. Straordinario il racconto come è raccontato, come è descritto. Gli stati d'animo della protagonista coinvolgono il lettore, annullano le distanze emotive e sensoriali. Complimenti veramente. Un libro che merita di essere presentato ai giovani, alle giovani coppie, alle famiglie tutte. Perché pur essendo una storia fantasiosa, come sottolinea l'autrice, è pur vero che accarezza da vicino il dramma vero che hanno vissuto tantissime donne. Nella speranza che faccia riflettere...
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