L'arciere

Un impiegato semialcolizzato di un'agenzia immobiliare a Chalon-sur-Saône, in Borgogna, si ritrova dopo anni a riprendere in mano un arco e a compiere un'azione di cui mai avrebbe pensato di essere capace. Le Polizie di Chalon e di Orléans, capoluogo del Loiret, uniscono le loro forze per giungere alla risoluzione di un'indagine che
dall'inizio si rivela complicata, soprattutto per la mancanza assoluta di tracce. Un noir farcito di sesso, alcol, amore e acqua minerale.


Anche quella mattina si svegliò con un saporaccio in bocca. Il giorno prima, come da un po' di tempo gli capitava sempre più spesso, aveva bevuto troppo. La faccenda del bere comportava anche un aspetto collaterale di una certa rilevanza: i soldi duravano meno, Non gli bastavano mai. Fece ancora una volta il solito proponimento di bere meno. Se lo proponeva spesso, almeno ogni due o tre mesi, e solitamente verso la fine del mese. Riuscì ad alzarsi e raggiunse il bagno. Il solito disordine. Calzini e mutande da lavare e il rubinetto del lavabo che sgocciolava da almeno tre settimane. Aveva l'impressione che lo facesse solo la sera quando stava per prendere sonno. Plic, plic, plic. L'immagine che gli restituiva lo specchio mentre si radeva non era certo delle migliori.