CARRELLO
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di Teresa Papparella (Autore)
Il carcere destinato alle donne è una punizione utilizzata in tempi relativamente recenti e con una storia non del tutto definita Il femminismo anglosassone del secolo scorso, si batté per la separazione di genere in nome della difesa dalla brutalità, dai ricatti, dalle violenze cui la promiscuità conduceva. Da questo attivismo borghese prese le mosse la lotta per la creazione di prigioni esclusivamente femminili, gestite e amministrate da donne. L'esiguo numero di donne ha comportato una strutturazione del sistema penitenziario fondato sulle esigenze di custodia di uomini, che non tiene conto delle problematiche prettamente femminili come la maternità o la particolare insofferenza della donna a dover interrompere i legami familiari. A fronte di una cronica scarsità di attenzioni istituzionali, a livello speculativo, negli ultimi anni in Italia e all'estero si è assistito ad un incremento di interesse verso la detenzione femminile. Anche il Parlamento Europeo è intervenuto in materia di detenzione femminile adottando alcune risoluzioni.
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