L'ultimo Cerchio e il Nuovo Dante all'Inferno

L'ultimo Cerchio (e il Nuovo Dante all'Inferno) è un poemetto di ispirazione dantesca che narra del viaggio all'Inferno del Nuovo Dante, pronipote del sommo poeta e pilota dell'aviazione italiana. Senza nessuno spirito a fargli da guida, il Nuovo Dante rimane bloccato nell'ultimo cerchio infernale ed è proprio lì che finalmente incontra qualcuno che può aiutarlo a ritornare nel mondo dei vivi: l'Ombra bianca, una figura diafana avvolta da una nebbia che ne cela l'identità. Composto tra il 1942 e il 1944 e dedicato a Dmitrij Merežkovskij, L'ultimo Cerchio è l'ultima opera del poeta simbolista russo Z. N. Gippius e ne costituisce il testamento poetico. L'opera ridà voce agli ideali che Gippius aveva portato avanti per tutta la vita - l'amore, la fede, la lealtà, l'uguaglianza e la libertà - ma rappresenta anche un momento di confessione in cui il poeta ripercorre i propri passi, la vita, i pensieri, i peccati. La bellezza di questo poemetto sta nell'originalità con cui vengono affrontati i temi del corpo, dell'identità di genere e dell'Amore, considerato da Gippius il sentimento più sublime dell'universo, l'unico in grado di avvicinare l'essere umano alla perfezione della Trinità. Questa edizione de L'ultimo Cerchio propone per la prima volta al lettore italiano una traduzione completa con testo russo a fronte, note e illustrazioni.

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Alessandra Gallia
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