CARRELLO
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Alla scoperta di aspetti esoterici e mondi paralleli che si snodano attraverso trame socio-psico-pedagogiche, nelle magiche avventure della governante inglese più amata di tutti i tempi
di Teresa Rosaria Adamo (Autore)
Da circa un decennio si avverte forte e chiara una grave e preoccupante mancanza di dialogo, dentro e fuori l'ambiente familiare, un perdersi giorno dopo giorno, senza quasi neanche accorgersene, creando un mondo "altro" dentro e fuori di sé; originando quell'Altrove così ben descritto e raccontato nella letteratura per l'infanzia, oltrepassando una "soglia" esoterica e dando vita alle mitiche figure liminari.
Tutto questo mi riporta indietro nel tempo, a quando ero un'adolescente contestualizzata nella realtà che la circondava e mi ritrovavo a guardare con animo affascinato e talvolta commosso, uno dei capolavori Disney di maggior successo di sempre, in special modo nel periodo natalizio: "Mary Poppins".
Sono due gli ingredienti che diventano i temi stessi propri della figura di Mary Poppins: liminarità e leggerezza. Essi si dipanano nelle pagine del mio testo cedendo il passo allo spiritualismo e all'esoterismo prima, sottendenti i temi affrontati e alla visione psicanalitica di oggetti della quotidianità insieme all'aspetto pedagogico degli insegnamenti della magica governante inglese poi.
Uno dei problemi dell'uomo odierno è quello di liberarsi dai pregiudizi e dagli idoli al fine di rimpossessarsi della possibilità e capacità di costruire egli stesso la verità.
E a suo modo, Mary Poppins si adopera per questo stesso scopo rivelandosi figura di un pensiero strettamente filosofico, facendo accedere i bambini a degli Altrove dove incontrano figure di mito, del passato, delle fiabe, del mondo animale.
Al di là di tutto, ritengo che sia di fondamentale importanza lanciare un piccolo messaggio pedagogico: invitare gli adulti a rileggere i classici con gli occhi di oggi.
A ritornare bambini ma col senso di equilibrio dei grandi.
Da circa un decennio si avverte forte e chiara una grave e preoccupante mancanza di dialogo, dentro e fuori l'ambiente familiare, un perdersi giorno dopo giorno, senza quasi neanche accorgersene, creando un mondo "altro" dentro e fuori di sé; originando quell'Altrove così ben descritto e raccontato nella letteratura per l'infanzia, oltrepassando una "soglia" esoterica e dando vita alle mitiche figure liminari.
Tutto questo mi riporta indietro nel tempo, a quando ero un'adolescente contestualizzata nella realtà che la circondava e mi ritrovavo a guardare con animo affascinato e talvolta commosso, uno dei capolavori Disney di maggior successo di sempre, in special modo nel periodo natalizio: "Mary Poppins".
Sono due gli ingredienti che diventano i temi stessi propri della figura di Mary Poppins: liminarità e leggerezza. Essi si dipanano nelle pagine del mio testo cedendo il passo allo spiritualismo e all'esoterismo prima, sottendenti i temi affrontati e alla visione psicanalitica di oggetti della quotidianità insieme all'aspetto pedagogico degli insegnamenti della magica governante inglese poi.
Uno dei problemi dell'uomo odierno è quello di liberarsi dai pregiudizi e dagli idoli al fine di rimpossessarsi della possibilità e capacità di costruire egli stesso la verità.
E a suo modo, Mary Poppins si adopera per questo stesso scopo rivelandosi figura di un pensiero strettamente filosofico, facendo accedere i bambini a degli Altrove dove incontrano figure di mito, del passato, delle fiabe, del mondo animale.
Al di là di tutto, ritengo che sia di fondamentale importanza lanciare un piccolo messaggio pedagogico: invitare gli adulti a rileggere i classici con gli occhi di oggi.
A ritornare bambini ma col senso di equilibrio dei grandi.
Da circa un decennio si avverte forte e chiara una grave e preoccupante mancanza di dialogo, dentro e fuori l'ambiente familiare, un perdersi giorno dopo giorno, senza quasi neanche accorgersene, creando un mondo "altro" dentro e fuori di sé; originando quell'Altrove così ben descritto e raccontato nella letteratura per l'infanzia, oltrepassando una "soglia" esoterica e dando vita alle mitiche figure liminari.
Tutto questo mi riporta indietro nel tempo, a quando ero un'adolescente contestualizzata nella realtà che la circondava e mi ritrovavo a guardare con animo affascinato e talvolta commosso, uno dei capolavori Disney di maggior successo di sempre, in special modo nel periodo natalizio: "Mary Poppins".
Sono due gli ingredienti che diventano i temi stessi propri della figura di Mary Poppins: liminarità e leggerezza. Essi si dipanano nelle pagine del mio testo cedendo il passo allo spiritualismo e all'esoterismo prima, sottendenti i temi affrontati e alla visione psicanalitica di oggetti della quotidianità insieme all'aspetto pedagogico degli insegnamenti della magica governante inglese poi.
Uno dei problemi dell'uomo odierno è quello di liberarsi dai pregiudizi e dagli idoli al fine di rimpossessarsi della possibilità e capacità di costruire egli stesso la verità.
E a suo modo, Mary Poppins si adopera per questo stesso scopo rivelandosi figura di un pensiero strettamente filosofico, facendo accedere i bambini a degli Altrove dove incontrano figure di mito, del passato, delle fiabe, del mondo animale.
Al di là di tutto, ritengo che sia di fondamentale importanza lanciare un piccolo messaggio pedagogico: invitare gli adulti a rileggere i classici con gli occhi di oggi.
A ritornare bambini ma col senso di equilibrio dei grandi.
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