CARRELLO
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È l'estate del 1993. Superato l'esame di maturità, Vito decide di non voler proseguire gli studi per intraprendere la carriera militare. Parte per Benevento, per frequentare la Scuola Allievi Carabinieri Ausiliari e, a fine corso, la sede di destinazione sconvolge la sua esistenza: Stazione Carabinieri di Satriano di Lucania. Sconfortato e deluso, affronta quel trasferimento in un silenzio che ha mille parole. Un lungo viaggio verso quel suo destino, così tanto infame, che lo porta lontano da casa, tra impervie montagne, in un paese povero e malmesso. Attraverso esperienze uniche ed emozioni incancellabili, il rapporto col nuovo comandante diventa giorno dopo giorno più intenso, più vivo e più profondo. Sembra quasi che quello strano maresciallo, con le sue povere origini e la tanta umiltà, riesca a leggere nei suoi pensieri. Tant'è che, con una brillante lezione sul coraggio, tocca il suo animo sino a far riemergere quello che in fondo era il suo sogno più vero e più grande. Con l'esempio, quell'uomo gli aveva insegnato che "Le promesse si fanno per essere mantenute!...". E, nel giorno della sua laurea, Vito si ritrova, d'un tratto, faccia a faccia con quell'impegno preso e non ancora onorato. Oltre l'orizzonte, qualcosa gli cambierà la vita per sempre.
Dopo aver letto e molto apprezzato La profezia di Czarat di Vito Favia, ho deciso di leggere, più per curiosità essendo un genere che non prediligo, anche l'altro suo scritto Oltre l'orizzonte....non avrei minimamente immaginato che, invece, mi avrebbe coinvolta così tanto...così carico di sentimenti, che l'autore ha saputo descrivere così bene, da emozionarmi ogni volta...consiglio vivamente di leggerlo!
Mi sono accostata alla lettura di “Oltre l’orizzonte” perché entusiasta dello stile dell’autore, che avevo avuto modo di apprezzare nella stesura di un altro testo, di tutt’altro genere, “La profezia di Czarat”. Ebbene, la mano ferma del compositore nonché i suoi occhi vividi ed attentissimi ad ogni particolare, mi hanno guidata a conoscere luoghi, circostanze di fatto, situazioni domestiche ma soprattutto persone che alla fine della lettura mi sembravano addirittura familiari, per quanto interiorizzate. Emozioni calde ed evoluzioni della trama affatto scontate mi hanno coinvolto profondamente. Si tratta di una storia bella, genuina, ricca di commoventi quanto esilaranti frammenti di quotidianità. Ma soprattutto si tratta di una storia vera, autentica, di quelle che non celano, al lettore che empaticamente si lasci coinvolgere, anche le emozioni più intime dell’animo umano, di quelle che oggi difficilmente si è avvezzi a trovare. Un elogio particolare all’autore per lo stile snello e l’originale contenuto, nonché un sentito ringraziamento per il coraggio nell’aver mostrato al lettore uno scorcio – a tratti commovente - della propria vita.
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