Origami

L'origami rappresenta il ciclo di rinascita della cultura buddista e allo stesso tempo è semplicemente un foglio di carta piegato con sapiente cura. È il nulla che diventa tutto e il tutto che diventa nulla. Ogni poesia mi sembra un Origami, un qualcosa che vale solo come un semplice pezzo di carta, ma che in realtà nasconde dentro di sé un significato profondo che qualcuno mi ha fatto trovare dentro le pieghe della mia anima». È così che Enrico Papalia, alla sua prima pubblicazione, affronta la materia poetica. Il tema principale, quello della felicità e della sua precarietà, porta il poeta a interrogarsi su questa paradossale condizione esistenziale dell'uomo moderno: «Quando dico che la felicità non esiste né affermo maggiormente l'esistenza. Vivendo, ho capito quanto la gioia nasca non tanto nel momento in cui si produce, ma solo successivamente, nel ricordo di quell'istante. L'unica soluzione che ho pensato potesse opporsi a questa condizione è stata scrivere in versi la memoria di quegli attimi, per permettere all'anima di rivivere il senso di quella esperienza. Ho semplicemente voluto raccontare cosa prova l'anima umana di fronte a quel terribile enigma che è l'amore.