Parola e poesia: la scrittura come dono nella poetica di Immacolata Venturi

PAROLA E POESIA. Il primo termine di cui vorrei partire è proprio il termine parola. In quanto tale, soprattutto un poeta, è l’artefice stesso di essa, colui che la usa nella maniera più alta di quanto sappia fare; lo scrittore è che in grado di trasfigurarla. Anzi, fa sì che la parola raggiunga il suo vertice supremo di espressione e sappia rivelare tutte le iridescenti che essa contiene. È per questo motivo che c'è un legame stretto per certi versi tra uno studioso di parole e una particolare “Parola” che noi credenti contrassegniamo anche con il sigillo della divinità. “In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio” ed è diventata una Persona. Cosi, quella parola per la rilevazione ebraico cristiana è la radice stessa dell’essere e della creazione ove espleta una funzione “ontologica”. “In principio era la Parola …”; l’essere creato nasce da un evento sonoro efficace, una Parola che vince il nulla e crea l’essere. Come accadde per l’incarnazione, anche la Parola rivela due volti: quello della “carne”, del limite e quello del “divino”, dell’efficacia creatrice e la teofania. IMMACOLATA VENTURI