Prigioniero di lei

Il contorno, ma solo il contorno, a “Prigioniero di lei” è quello della vita in una comunità terapeutica. Mentre il protagonista G. vive in questo ambiente la sua quotidianità, cerca, nel contempo, di sapere chi lo ha ripagato con “una moneta di tanto pregio e valore”, tanto da farlo trovare in questa circostanza e continua a vivere la sua vita, i suoi affetti, i suoi amori e le sue rivalità, temendo che le due realtà verranno prima o poi a conoscersi. Ragionando su fatti e persone che compaiono nella sua vita e poi scompaiono improvvisamente come ombre nell'arco di venti anni, conosce persone positive e negative, sante e corrotte, superficiali e riflessive, spontanee e riservate, calorose e fredde come il ghiaccio. Per capire il perché della situazione in cui suo malgrado si trova deve far ricorso a congetture, ipotesi talvolta assurde e, soprattutto, deve lottare contro l'omertà della gente, le sue stesse amnesie, in una deriva continua che lo ostacola nel ritornare “tra le persone normali”. A tratti drammatico ed a tratti ironico.