Primula Le Tavole di Pietra

Come si chiama Signora…? E da dove viene?
Eh… Cosa ci fa qui, se è possibile saperlo?”
La misteriosa donna la fissò con aria innocente e le fece un sorrisetto alquanto sciocco, poi, assunta un’espressione pensierosa alzò gli occhi al soffitto e fissandolo cercò di farsi tornare in mente qualcosa, borbottando tra sé e sé.
“Vedete, non si ricorda nulla!” Chiarì Primula.
“Ehm…” La signora chinò gli occhi su Primula.
“Mi dispiace davvero…” Espresse addolorata dopo una lunga riflessione e scosse la testa.
“Mi ricordo solo che il mio nome è, Meteo. Da dove vengo e cosa ci faccia qui, è un gran mistero anche per me…”
Tacque un attimo.
“Tuttavia, avverto dentro di me lo strano sentore che attendevo qualcuno, chi però, non me lo ricordo più!”
E tornò a sorridere beata.
“Poveraccia!...” La commiserò Zucchero.
“Giovane e bella com’è, non si ricorda un accidenti.”