CARRELLO
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Giunta a Budapest nel 1956, la giovane italiana Cecilia percepisce il fascino di un mondo per lei quasi esotico, in cui avverte una tensione sotterranea nascosta sotto la patina di un'apparente normalità e viene conquistata dalla città che, per quanto intristita dalle conseguenze della guerra e dal clima oppressivo del regime di Rákosi, conserva la bellezza suggestiva di una antica capitale.
Cecilia è pure attratta e resa inquieta dalla personalità dell'ombroso Mátyás, nel cui sguardo intravede una nostalgia di cose lontane, irraggiungibili e l'insoddisfazione di chi non sa accettare la realtà così com'è.
Fra i due nasce una tormentata storia d'amore, priva però di prospettive perché le loro esistenze si muovono su piani diversi e divergenti.
Il destino che li ha fatto incontrare, ben presto inesorabilmente li separa, fino a quando la rivolta che divampa a Budapest e che li coinvolge nel drammatica lotta per la libertà del popolo ungherese non offrirà loro una chance inaspettata.
Quell'autunno posso dire di esserci stato anch'io a Budapest anche se mai ho conosciuto quella affascinante citta'. Liliana Martissa Mengoli, esperta e raffinata scrittrice,mi ha condotto per mano in quella mirabile storia,in quei luoghi,in quelle situazioni,che da subito mi sono diventati familiari. Un libro del quale non vorresti leggere mai la fine per non lasciare spazio alla malinconia del distacco. Bravissima Liliana Mengoli Martissa. Grazie per averci donato questo gioiello. Un regalo eccezionale. Gabrio Gabriele
Non concede tregua "Quell'autunno a Budapest", non vorresti interromperne la lettura, magicamente coinvolti e nell'emozione di un amore delicato, trattenuto, ma nel profondo intenso e pulsante, e altresì negli avvenimenti storici a cui esso s'intreccia: l'insurrezione del popolo ungherese, fra l'ottobre e il novembre del '56, in lotta contro la presenza sovietica e i carri armati che invadono l'Ungheria. Questi due piani di scrittura, il primo fortemente intimista, affettivo e commovente, il secondo drammaticamente storico, fondono, con naturalezza, realtà e finzione, in un dialogo serrato, incalzante e convincente. Si avvicinano le Feste e questo viaggio nel profondo del cuore e dentro la storia non mancherà certo fra i miei doni sotto l'albero di Natale. "La mia opinione è che se devo dedicare tempo alla lettura è meglio che mi faccia anche imparare qualcosa". Così Dan Brown ed io con lui!
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