CARRELLO
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L'autore, dopo la pubblicazione della saga, in tre libri, delle avventure e delle inchieste giornalistiche di Stefan Furore , pubblica oggi una raccolta di poesie e racconti.Le poesie sono state scritte in due fasi distinte della sua vita: la prima nell'età giovanile, la seconda nell'età senile.I racconti, invece, vogliono essere una umoristica guida turistica dei luoghi e delle città, che l'autore ha visitato nel Regno Unito.
Decisamente un bel libro: interessante, scorrevole e divertente. Vi assicuro che se incominciate a leggerlo poi non lo lascerete più fino all'ultima pagina!
Il testo:” Poesie e racconti” del poeta-scrittore Raffaele Fuccella consta di dodici liriche, che costituiscono la prima parte. I versi di tali liriche,rapidi,incisivi,ricchi di allitterazioni, di assonanze, di anafore, denotano e connotano una profonda e specifica padronanza di termini linguistici, frutto di una cultura interiorizzata. Belli sono i versi “odo il gorgogliar dell’acqua sopra i sassi… Odo il fluttuar lento dell’onde” (Visione); “ le braccia librate nel vento,/ ondeggi felice.” Pensiero stupendo (alla mia donna); “Vorresti poterti librare nell’aria”, “così tempri l’affanno del tuo cuore” (Sconforto).Come si può evincere, l’autore tratta i temi della solitudine,dello sconforto, delle voci della natura con accenti altamente lirici, frutto sì di cultura, ma anche di spontaneo, innato spirito creativo, anche se risalenti agli anni giovanili. Ci sono echi, specie nei titoli,di famosi poeti, come, ad esempio,”Gabbiani” (V. Cardarelli)”a se stesso” (G.Leopardi). La lirica:” viaggio di fantasia” ha mirabili versi,che consentono davvero d’immergersi nell’infinito. Le tematiche, presenti nella parte seconda delle poesie, esprimono forti sentimenti d’amore verso la madre, la cui presenza placa ogni intimo tumulto. Poi, il poeta sposta l’accento sulla drammatica realtà della guerra, che lascia:” corpi senza volto; corpi senza testa”; sulla morte d’un amico, la cui presenza “rimarrà tra noi, nel ricordo di chi gli fu amico”, sui morti “non odo parole, ma solo silenzio”,” nei nostri cuori,ancora vibranti, resta vivido il ricordo di loro”. Le voci della natura palpitano e sono partecipi del nostro iter esistenziale:” Natale”,”Autunno” (titolo anche d’una famosa poesia di V.Cardarelli). Ma in “Autunno” di R. Fuccella, le immagini sono l’espressione di profondi moti d’animo. Il mutar di “giornate terse e luminose, altre piovigginose ed uggiose”. “Odi il vocio di bambini, giocare allegri in cortile,… Il presagio del repentino/avvento del gelo,/che scendendo dal cielo,/porterà pace alle tue stanche membra”. Dunque, i versi delle varie liriche, profondamente espressivi e penetranti, scorrono dinanzi ai nostri occhi, facendoci assaporare i vari volti della natura, essenza dell’uomo; come lo scorrere delle stagioni, gli astri celesti,come la luna, la ”cresta schiumosa dell’acqua”. Nel”L’immenso azzurro”…(il mare). Il poeta ha saputo comunicare un bene , che supera le contingenze in quanto ci mette in una luce nuova: la vera lirica. Il testo si conclude con alcuni racconti, storia e testimonianza dell’amore del viaggio attraverso il Regno Unito da parte dello scrittore. Questi sa rievocare un certo umorismo le varie località, di cui visita siti archeologici. Stupende e specifiche sono le immagini dei luoghi, indicati ciascuno con un particolare, che ne fissa la memoria. Lo scrittore tratta il tema del viaggio e dell’avventura sotto un duplice aspetto: come oggetto di narrazione e come struttura stessa del racconto. Inoltre, il protagonista sente a fondo il viaggio come esperienza del mondo, ovvero come conoscenza di una realtà più vasta e diversa, ma anche e soprattutto esperienza di se, verifica dei suoi palpiti intimi. Dunque, il testo del poeta-scrittore R.Fuccella è davvero bello, interessante, degno d’essere letto ed interiorizzato. Complimenti, Pietro Marini
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