CARRELLO
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Dopo una prima pubblicazione negli anni 2018- 2020 sul quotidiano LA PREALPINA, nella rubrica LA STORIA AL FEMMINILE- Ritratti di Donne - l'autrice Adriana Scanferla ha inteso raccogliere, in ordine alfabetico, in un unico volume di semplice consultazione, la vita di Donne che hanno lasciato profonde tracce nella Storia. Per quanto rigorosamente dettagliate e storicamente precise nella datazione, le biografie di donne, contenute in questo piccolo ma interessante volume, sono di facile e avvincente lettura, perché scritte dalla penna di una Poetessa, che ha già dato alle stampe con successo due libri di poesia: MENTRE BERLINO FELICE DANZAVA (2014) e CARTACCE LIBERE (2018 ) entrambi Youcanprint.
Ritratti di donne. E di ritratti si tratta, ma sorprendenti per la delicata gentilezza con la quale sono declinati. Ebbene sì: l’autrice, che pure ha lottato una vita per i diritti delle donne, che pure era, e credo ancora sia, schierata politicamente si mostra estranea a lodi enfatiche e condanne sprezzanti. Ma mai indifferente. Sono sincera: mi aspettavo una qualche aggressività o almeno un muso duro nei confronti di certi fatti e invece il “peggio” che possiamo trovare è alla fine del libro, in una presentazione di fasi storiche della lotta per l’emancipazione femminile e un’analisi approfondita, esposta con un equilibrio invidiabile. D’altronde, a pensarci bene, si tratta del frutto di una ricerca storica raccontata da una poetessa. I ritratti si susseguono semplicemente in ordine alfabetico, regolato sul nome e non sul cognome. Preceduti da un ringraziamento a Laura Prati, “un’amica sempre disponibile ad ascoltare, generosa, comprensiva, indulgente” Da “ricordare anche nella sua veste pubblica, nell’impegno civile e politico che ha e avrebbe ancora a lungo caratterizzato gran parte della sua vita, se una mano assassina non l’avesse fermata…” Tutte le donne di cui Adriana parla, sono presentate attraverso una ricerca storica inappuntabile, eppure la lettura scorre facile e interessata su un narrare fluido e coinvolgente. Che dire poi della presenza di poesie, scritte da loro o a loro dedicate, che trasmettono l’anima di queste persone. E di lettere scritte per onorare chi non c’è più. Ma niente di sovrabbondante. Le immagini documentano ulteriormente il testo, lo rendono più gradevole, offrendo delle pause in cui si rielabora quanto letto. Inoltre di molte di queste donne ignoravo l’esistenza, e non penso di essere la sola, quindi si entra in mondi sconosciuti, dalle Americhe alla Cina. Chiudo dicendo che lo sto già rileggendo. Grazie, Adriana.
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